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Usa, Kellogg’s e General Mills eliminano coloranti e aromatizzanti artificiali ma a colazione le abitudini degli americani stanno cambiando
Usa, Kellogg’s e General Mills eliminano coloranti e aromatizzanti artificiali ma a colazione le abitudini degli americani stanno cambiando
Beniamino Bonardi 20 Settembre 2015
Entro la fine del 2018, Kellogg’s eliminerà coloranti e aromatizzanti artificiali dai cereali per colazione e da alcune varietà di merendine. La compagnia, che è la più grande produttrice mondiale del settore, afferma che già adesso il 75% dei propri cereali venduti in Nord America non contiene coloranti artificiali e più della metà non contiene aromatizzanti.
L’annuncio di Kellogg’s segue di due mesi quello di General Mills, che intende passare dall’attuale 60% al 90% di cereali senza coloranti e aromatizzanti artificiali nel 2016. Le due compagnie coprono circa la metà del mercato Usa dei cereali da colazione e questo farà sì che, probabilmente, le loro decisioni saranno adottate anche dai concorrenti minori.
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Tuttavia, questi annunci, che vengono incontro alle richieste dei consumatori di cibi più sani, secondo un analista alimentare di Euromonitor International non basteranno a fermare il declino di vendite di cereali in Nord America, dovuto al cambiamento dei consumi nella prima colazione, che viene fatta sempre più spesso in modo veloce, senza sedersi a tavola.
Come riferisce Food Navigator Usa, secondo Euromonitor International nel 2014 il mercato dei cereali da colazione ha registrato una diminuzione del 2%, mentre secondo un’altra agenzia di analisi di mercato, Mintel, tra il 2009 e il 2014 la diminuzione è stata del 5%.
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Kellogg’s e General Mills appartengono a quel gruppo di grandi compagnie del settore alimentare che hanno sostenuto e continuano a sostenere con grandi mezzi finanziari il bando ad ogni proposta di legge che obblighi ad esporre in etichetta i cibi di origine OGM (geneticamente modificati) sulle confezioni di alimenti negli USA. davvero un bell’impegno da parte loro per la comunità dei consumatori…