fornelli a gas neri e due fiamme ardenti da vicino cucina. inquinamento indoor

Cucinando si inquina. Lo evidenzia il Global Centre for Clean Air Research dell’Università del Surrey. Il centro di ricerca britannico stima infatti in quattro milioni all’anno il numero di morti premature dovute all’inquinamento domestico derivato da alcune pratiche di cottura, come l’utilizzo di combustibili a carbone e legna. Questo tipo di inquinamento, però, è facile da contrastare, grazie ad accorgimenti che possono essere attuati anche da chi ha poca disponibilità economica e non può investire in sistemi di cottura o di ventilazione avanzati. Per mettere queste pratiche a disposizione del maggior numero di persone possibile, un team dedicato ha creato un documento che suggerisce, per punti, le indicazioni principali. Il documento, Kitchen Pollution Guidance, è disponibile in 17 lingue (tra le quali anche l’italiano), e contiene una serie di consigli dedicati gli utilizzatori, ma anche ai costruttori e ai decisori politici. Vediamone qui alcuni:

  • Cuocere in modo intelligente, cercando di diminuire i tempi di cottura, grazie all’uso di pentole a pressione o cuociriso e alla scelta di alimenti che richiedono una cottura rapida. Sullo stesso punto, l’indicazione per i decisori politici è quella di promuovere l’uso delle pentole a pressione o cuociriso con sessioni di formazione gratuite.
  • Ventilare il più possibile, anche solo aprendo le finestre, o adottando sistemi di aspirazione.
  • Valutare se è il caso di utilizzare misuratori di CO (monossido di carbonio), CO2 (anidride carbonica) o dei particolati. Se ne trovano anche di economici e facili da usare.
  • Considerare anche le altre fonti di inquinanti, come i detergenti, gli insetticidi, il fumo di sigaretta, le candele e gli incensi, che possono aumentare l’inquinamento totale e, quando sono presenti, ventilare ancora più frequentemente, per evitare gli accumuli.
Cucina: padella antiaderente con carne in cottura, mano che mescola con cucchiaio di legno
Tra i consigli per ridurre l’inquinamento domestico spicca la scelta di metodi di preparazione brevi, limitando al massimo le fritture che possono contribuire per oltre il 50% all’emissione di particolato durante la cottura
  • Donne incinte, bambini, anziani e allergici soprattutto, ma in generale tutti dovrebbero evitare di rimanere in cucina durante la cottura dei cibi se non necessario, e anche chi cucina dovrebbe allontanarsi tra un controllo della cottura e il successivo.
  • I decisori politici dovrebbero valutare norme che regolino le dimensioni minime delle cucine, la presenza di finestre e balconi, quella di rilevatori di fumi, di ventilatori e di cappe aspiranti, rendendo obbligatoria la formazione, su questi temi, per architetti e costruttori.
  • I decisori politici dovrebbero sostenere campagne nazionali di informazione, estese a tutta la popolazione e veicolate con messaggi semplici e comprensibili, che comprendano anche esercitazioni e distribuzione gratuita di sensori.
  • Scegliere metodi di cottura meno inquinanti, limitando al massimo le fritture, che possono contribuire per oltre il 50% all’emissione di particolati durante la cottura, e le cotture arrosto.
  • Preferire il gas naturale e il Gpl, che riducono le emissioni di particolato di 1,3 e di 3,1 volte rispetto al combustibile a carbone. Meglio ancora, se possibile, utilizzare anche le piastre elettriche.

© Riproduzione riservata; Foto: Depositphotos

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giova
giova
7 Ottobre 2023 15:05

La problematica è attuale, anche se da noi nessuno cucina con carbone o legna. L’ultimo punto dell’articolo ci riguarda direttamente. L’ISDE (un’associazione di sanitari che approfondisce e divulga dei contenuti scientifici relativi alle problematiche ambientali) ha ripreso e diffuso – da una ricerca statunitense – i risultati relativi all’inquinamento provocato dalla combustione del metano, e in genere del gas. Ed è emerso un quadro caratterizzato da: scarsa conoscenza del problema, cappe non attive o non installate correttamente, scarichi delle cappe direttamente in ambiente, scarsa o nulla ventilazione durante e dopo l’uso.
Consiglio, a chi non ha ancora non si è abituato a questo comportamento salutare, di approfittare di queste temperature climatiche problematiche per abituarsi a ventilare abbondantemente. Anche, eventualmente (se i fornelli sono posti in un angolo difficile da ventilare) ricorrendo a un ventilatore.

Federicoo
13 Ottobre 2023 03:48

Grazie per questi suggerimenti!