A distanza di due mesi dalla decisione adottata dal ministro Catania di sopprimere l’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e di accorpare la struttura all’interno del CRA (Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura), la situazione è critica. I lavoratori e i ricercatori dell’istituto non hanno ricevuto lo stipendio del mese di agosto. Il mancato pagamento è avvenuto senza alcuna comunicazione preventiva e ha creato notevoli disagi e problemi alle famiglie. Un comunicato dei lavoratori precisa che, dopo un dopo un incontro avuto con i vertici del CRA, la crisi non sembra risolvibile in tempi brevi.

 

Definire la situazione critica è un eufemismo. Dopo il danno di avere soppresso l’Inran, adesso c’è la beffa degli stipendi.  Certo il problema è burocratico, ma spesso questi cavilli svolgono un ruolo rilevante, per cui  dopo la cancellazione dell’istituto si potrebbe ipotizzare anche la  cancellazione dei lavoratori e dei ricercatori.

 

Il funerale dell’Inran lo abbiamo già annunciato dopo la pubblicazione del decreto, adesso il si vogliono fare sparire anche i lavoratori. Siamo di fronte ad un miracolo del ministro Catania che ha tagliato le spese inventandosi un accorpamento che si sta trasformando in una soppressione. L’operazione è molto suggestiva, ma assomiglia ai miracoli introdotti con la finanza creativa dell’ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti, che purtroppo nel giro di pochi anni ha portato a risultati disastrosi sotto gli occhi di tutti.

Roberto La Pira

 

 

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Filippo
Filippo
13 Settembre 2012 12:24

Non è chi sia lo zampino del Ministero della Salute (e lobby annesse come Medici e Veterinari) per prendersi totalmente il settore della Nutrizione, eliminando un competitor istituzionale ?

Gaetano M Fara
Gaetano M Fara
13 Settembre 2012 13:53

"Filippo" si domanda se per caso non sia il Ministero della Salute a "far sparire" INRAN e relativi lavoratori. Non credo. Personalmente vedrei invece come un fatto positivo se i ricercatori dell’INRAN finalmente afferissero alla sanita’ – Ministero della Salute o Istituto Superiore di Sanita’. Dato che la qualita’ e la quantita’ della dieta sono un fattore fondamentale per la salute del singolo e della popolazione, e il controllo della dieta dei sani è una modalità fondamentale per la prevenzione di molte patologie cronico-degenerative,la Sanita’ farebbe un affare a recuperare al proprio interno ricercatori che hanno dimostrato a livello internazionale il loro valore specifico. Che ci starebbero a fare nel CRA?

giorgia
giorgia
12 Settembre 2012 15:15

Che peccato…. Mi dispiace di tutto questo….. Giorgia.

giuseppe
giuseppe
14 Settembre 2012 09:57

…e che dire delle Stazioni Sperimentali per l’Industria?
Sono state soppresse (dal creativo Tremonti)e trasferite alle camere di commercio di Milano, Napoli, Parma, Reggio C. ecc..Siamo all’assurdo di validi Istituti di Ricerca Applicata (forse i soli che veramente lavorano di concerto e per l’industria)con competenze estese a tutto il territorio nazionale, che sono di fatto diretti da enti con valenza e interessi su una sola provincia! Oltretutto, le CCIA hanno la competenza tecnico scientifica per dirigere istituti di ricerca?
Inoltre, i dipendenti non sono stati trasferiti negli organici delle CCIA ma sono state create delle Az. Speciali. La classe politica italiana non capisce ancora cosa è la Ricerca.400 dipendenti (specializzati)senza certezze per il futuro!!

Giancarlo Sandri
Giancarlo Sandri
14 Settembre 2012 17:34

Siamo ormai abituati a vedere annullare a colpi di decreto cultura, esperienza, competenza che tanti Ricercatori hanno contribuito a diffondere per difendere la salute attraverso una corretta alimentazione. Ma risparmiare su spese dichiarate inutili (provincie, altri enti, plurincarichi) no?. Mi spiace per il Governo Monti: molte chiacchere e anche molti fatti poco edificanti. Che tristezza!

Emanuele Scafato
Emanuele Scafato
14 Settembre 2012 13:27

Personalmente sarei più che lieto di accogliere i colleghi nell’Istituto Superiore di Sanità. Inqualificabile, invece, l’approccio d’uso (o sarebbe meglio dire non uso) delle prerogative attraverso cui sarebbe ed è categorico garantire a scienziati di fama internazionale un legittimo stipendio e la dignità che evidentemente non è sottratta solo ai giovani precari ma anche agli affermati professionisti a cui si chiedono pareri, opinioni , evidenze scientifiche di supporto alle policy salvo poi dimenticarsi che il DIRITTO non è un optional al pari del rispetto che si deve a chi svolge un MANDATO assegnato dalle stesse istituzioni. Andrea Ghiselli, citato in un post sa che apprezzerei con infinito piacere sin da ora di condividere un posto nella mia stessa stanza quando e come vuole….. non posso offrire metà dello stipendio perché non ho o stipendio di chi cerca di sopprimere l’eccellenza della ricerca italiana ma in qualche modo sopravviveremo tutti a tanta mediocrità… resistiamo …

Martino
Martino
14 Settembre 2012 08:11

è una vergogna tutta italiana sopprimere istituti che funzionano e che sono un vanto per la nostra cultura.
tra tutti la mia più grande stima va al Dr. Andrea Ghiselli che si è sempre distinto per la sua grande capacità comunicativa e la sua enorme conoscenza ed esperienza.
togliere anche lo stipendo è umiliante e vergognoso!
questi politicanti da 4soldi dovrebbero togliere il proprio stipendio per incapacità lavorativa!

alex
alex
15 Settembre 2012 17:39

Si sopprime tutto.Oltre al danno anche la beffa,adesso neanche lo stipendio.Non credo che chi è al governo stia lavorando per il bene del paese,ma ci sta solo prendendo in giro