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inquinamentoIl 12 maggio la Commissione europea ha adottato il piano d’azione dell’UE: “Azzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo” – uno dei principali obiettivi del Green deal europeo e il tema principale della Settimana verde dell’UE di quest’anno. Il piano definisce una visione integrata per il 2050: un mondo in cui l’inquinamento è ridotto a livelli che non siano più dannosi per la salute umana e gli ecosistemi naturali, comprese le misure per realizzare tale visione. Il piano combina tutte le pertinenti politiche dell’UE per contrastare e prevenire l’inquinamento, con particolare attenzione alle modalità offerte dalle soluzioni digitali; è previsto di riesaminare la pertinente legislazione europea al fine di individuare le lacune ancora esistenti nella legislazione e gli aspetti che necessitano di una migliore attuazione per conformarsi a tali obblighi.

Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha affermato: “Il Green Deal mira a costruire un pianeta sano per tutti. Per offrire ai cittadini e al pianeta un ambiente privo di sostanze tossiche, dobbiamo agire subito. Questo piano guiderà il nostro lavoro verso la realizzazione dell’obiettivo. Le nuove tecnologie verdi già esistenti possono contribuire a ridurre l’inquinamento e offrire nuove opportunità commerciali. Anche gli sforzi dell’Europa per ripristinare un’economia più pulita, più equa e più sostenibile devono contribuire al conseguimento dell’obiettivo di inquinamento zero”.

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Il piano d’azione stabilisce obiettivi chiave per il 2030 miranti a ridurre l’inquinamento alla fonte

Per orientare l’UE verso l’obiettivo 2050, ovvero un pianeta sano per persone in buona salute, il piano d’azione stabilisce obiettivi chiave per il 2030 miranti a ridurre l’inquinamento alla fonte, rispetto alla situazione attuale, e segnatamente:

  • migliorare la qualità dell’aria in modo da ridurre del 55% il numero di morti premature causate dall’inquinamento atmosferico;
  • migliorare la qualità dell’acqua riducendo i rifiuti, i rifiuti di plastica in mare (del 50%) e le microplastiche rilasciate nell’ambiente (del 30%);
  • migliorare la qualità del suolo riducendo del 50% le perdite di nutrienti e l’uso di pesticidi chimici;
  • ridurre del 25% gli ecosistemi dell’UE in cui l’inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità;
  • ridurre del 30% la percentuale di persone che soffrono di disturbi cronici dovuti al rumore dei trasporti, e ridurre in modo significativo la produzione di rifiuti e del 50% i rifiuti urbani residui.
    Il piano delinea una serie di iniziative e azioni faro, tra cui:
  • allineare ulteriormente gli standard di qualità dell’aria alle ultime raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità;
  • rivedere le norme relative alla qualità delle acque, anche nei fiumi e nei mari dell’UE;
  • ridurre l’inquinamento del suolo e migliorarne il risanamento;
  • rivedere la maggior parte delle norme dell’UE in materia di rifiuti per adeguarle ai principi dell’economia pulita e circolare;
  • promuovere l’azzeramento dell’inquinamento causato dalla produzione e dal consumo;
  • presentare un quadro di valutazione delle prestazioni ecologiche delle regioni dell’UE per promuovere l’inquinamento zero in tutte le regioni;
  • ridurre le disuguaglianze che incidono sulla salute causate dalla quota sproporzionata di impatti nocivi sulla salute a cui sono attualmente esposti i più vulnerabili;
  • ridurre l’impronta dell’inquinamento esterno dell’UE limitando le esportazioni di prodotti e rifiuti che hanno un impatto nocivo e tossico nei paesi terzi;
  • rafforzare l’attuazione delle misure di azzeramento dell’inquinamento di concerto con le autorità ambientali e di altri settori.
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Uno degli obiettivi è rafforzare le misure di azzeramento dell’inquinamento di concerto con le autorità ambientali

Insieme alla strategia sulle sostanze chimiche per la sostenibilità adottata lo scorso anno, il piano d’azione traduce  l’obiettivo dell’UE di azzerare l’inquinamento per un ambiente privo di sostanze tossiche. Tale iniziativa va di pari passo con gli obiettivi  in materia di neutralità climatica, salute, biodiversità ed efficienza delle risorse e si basa su iniziative nei settori dell’energia, dell’industria, della mobilità, dell’alimentazione, dell’economia circolare e dell’agricoltura. La Settimana verde dell’UE di quest’anno, sarà il più grande evento annuale sulla politica ambientale, che si terrà nel periodo 1-4 giugno, consentirà ai cittadini europei di discutere dell’inquinamento zero dalle sue molteplici angolazioni nella conferenza principale che avrà luogo a Bruxelles, online e in oltre 600 eventi collaterali.

L’inquinamento è la principale causa ambientale di molteplici malattie mentali e fisiche e di decessi prematuri, in particolare tra i bambini, le persone affette da determinate patologie e gli anziani. Stando alla recente relazione dell’AEA su salute e ambiente, nell’UE, nonostante i notevoli miglioramenti registrati negli ultimi decenni, ogni anno oltre 400 000 decessi prematuri (anche per tumori) sono attribuiti all’inquinamento dell’aria ambiente, mentre 48.000 casi di cardiopatie ischemiche e 6,5 milioni di casi di disturbi cronici del sonno sono riconducibili al rumore, senza tenere conto di altre malattie attribuibili a entrambe le cause.

L’UE ha già stabilito numerosi obiettivi in materia di inquinamento. La normativa vigente in materia di aria, acqua, ambiente marino e rumore prevede disposizioni per la qualità ambientale e molti atti legislativi mirano a contrastare le fonti di inquinamento. Inoltre, la Commissione ha annunciato alcuni obiettivi generali volti alla riduzione della perdita di nutrienti e dei pesticidi nelle strategie “Dal produttore al consumatore” e “Biodiversità” per contribuire a raggiungere i nostri obiettivi in materia di biodiversità.

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