Il Sistema europeo di allerta rapido su alimenti, mangimi e materiali a contatto (RASFF: vedi articolo) si conferma essere un modello efficace per la gestione della sicurezza degli alimenti nelle varie regioni del pianeta. Dopo gli Stati Uniti sono ora i Paesi del Golfo Persico ad attingere all’esperienza europea.

 

La Saudi Food and Drug Authority (SFDA) ha presentato la settimana scorsa – alla settima Conferenza Internazionale sulla Sicurezza Alimentare tenuta a Dubai – il nuovo sistema di allerta che sarà operativo in tutti i Paesi arabi dell’area entro la fine del 2012 denominato Gulf Rapid Alert System for Food (GRASF).

 

Il coordinamento sarà affidato alla Commissione per la Sicurezza Alimentare presso il Consiglio per la Cooperazione nel Golfo (‘Gulf Cooperation Council’, GCC),* con sede a Riyadh (Arabia Saudita), e ogni Paese membro designerà un punto di contatto nazionale.

 

Il Dr. Hamad Abdulrahman Al Kanhal – direttore esecutivo presso la SFDA ha spiegato come la piattaforma informatica consentirà alle Autorità dei Paesi del Golfo di coordinare in tempi rapidi l’informazione, la valutazione e gestione del rischio, in seguito alle notifiche di respingimento delle merci alle frontiere o di allerta segnalate sul territorio.

 

Il nuovo sistema faciliterà il flusso di notizie tra le agenzie governative deputate alla sicurezza alimentare in relazione a contaminazioni e problemi di sicurezza degli alimenti. L’obiettivo è di coordinare le azioni di ritiro o richiamo dei prodotti, per mitigare i danni nei confronti dei consumatori. Le notifiche infatti riporteranno i dati relativi al rischio individuato e ai prodotti coinvolti (con identificazione delle partite e dei codici di lotto), oltre ai nominativi degli operatori e a ogni informazione ritenuta utile.

 

È lecito aspettarsi che la Commissione europea prenda ora contatto con le competenti Autorità del GCC, per definire le modalità di raccordo e interazione tra i rispettivi sistemi di allerta.

 

Dario Dongo

 

(*) Gli Stati membri del GCC sono sei: Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar