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L’italia ha raccolto 73 mila firme per la campagna contro il glifosato

Sono 1 milione e 300 mila le firme raccolte in meno di cinque mesi dall’Iniziativa dei cittadini europei (Ice) contro il glifosato e che pochi giorni fa sono state consegnate a tutte le autorità degli stati membri Ue. L’Italia ha partecipato attivamente, contribuendo con 73 mila firme. Non c’è alcun dubbio, la voce dei cittadini europei si sta facendo sentire forte e chiara.

La petizione chiede alla Commissione Ue di vietare il glifosato sul territorio europeo in virtù del principio di precauzione, rivedere le procedure di autorizzazione dei pesticidi e stabilire nuovi obiettivi per un riduzione del loro uso in agricoltura. La campagna è stata sostenuta da una coalizione di oltre 100 organizzazioni, che chiedono inoltre una valutazione scientifica basata su studi indipendenti e non finanziati dall’industria dei pesticidi. Il glifosato è da ormai tempo al centro di un acceso dibattito e di ricerche che hanno dato risultati contrastanti. Nel 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) lo classificava come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”, mentre secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) le prove non sono sufficienti a dimostrare un legame col cancro.

Nonostante la sua probabile natura cancerogena, la Commissione europea sembra intenzionata a rinnovare l’autorizzazione all’erbicida per altri dieci anni. La decisione finale arriverà entro la fine dell’anno, alla scadenza dell’attuale licenza. L’obiettivo del milione di firme entro il 30 giugno è stato raggiunto, ma la petizione rimarrà aperta, per continuare a dare ai cittadini l’opportunità di dire la propria contro il glifosato e a favore della riduzione dell’uso dei pesticidi nell’Ue. Anche il Fatto Alimentare ha aderito alla Coalizione italiana StopGlifosato.

Firma anche tu la petizione StopGlyphosato

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Stefano
Stefano
22 Luglio 2017 14:27

Come al solito vinceranno i soldi, non il buon senso…