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Otto associazioni francesi che partecipano al gruppo di lavoro sull’etichettatura e la restrizione dei nanomateriali, guidato dal Ministero dell’ambiente transalpino, hanno inviato una lettera aperta al governo, chiedendo l’interdizione temporanea delle nanoparticelle di biossido di titanio suscettibili di essere ingerite (additivo alimentare E171). Per le Ong si tratta di una misura precauzionale da adottare con urgenza, considerati i rischi per la salute e l’ambiente.

Il divieto temporaneo dovrebbe consentire di sviluppare una procedura più generale di autorizzazione all’immissione sul mercato di questi nanomateriali, presenti in molti prodotti di consumo. Le otto associazioni chiedono anche maggiori controlli, per garantire il rispetto dell’obbligo europeo di etichettatura quando le nanoparticelle sono presenti in alimenti, biocidi e cosmetici, obbligo che andrebbe esteso anche ad altri beni di consumo.

La lettera aperta delle otto associazioni, tra cui France Nature Environnement e Agir, è stata inviata in coincidenza con l’annuncio del presidente Macron, in occasione di un Consiglio dei ministri congiunto Francia-Germania, di un programma comune dei due paesi sulle nanotecnologie.

Uno studio francese su animali ha portato alla luce possibili effetti cancerogeni del biossido di titanio

In aprile, l’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione (Anses) aveva pubblicato il parere che le era stato richiesto dal governo di Parigi sulla sicurezza dell’E171, affermando che “è necessario condurre, secondo modalità e un calendario da definire, gli studi necessari per una perfetta caratterizzazione dei potenziali effetti sanitari legati all’ingestione”.

Il parere dell’Anses era stato richiesto dai ministri dell’economia, della salute e dell’agricoltura del governo francese, dopo che uno studio condotto su animali dall’Istituto nazionale francese per la ricerca agronomica (Inra), pubblicato in gennaio dalla rivista Scientific Reports, aveva mostrato che l’esposizione cronica al biossido di titanio, tramite la sua ingestione, “provoca stadi precoci di cancerogenesi”. Lo studio aveva riscontrato lesioni precancerose al colon nel 40% degli animali coinvolti nel test dopo cento giorni. Tuttavia, aveva affermato l’Inra, allo stato attuale i risultati dello studio non sono direttamente applicabili all’uomo.

Il biossido di titanio è usato per dare opacità e un colore bianco agli alimenti

Il governo di Parigi voleva sapere dall’Anses se questo studio rimette in discussione le conclusioni dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che nel settembre scorso aveva emesso un parere favorevole sull’additivo E171, non rilevando gli estremi per includerlo tra le sostanze pericolose per l’uomo, perché il suo assorbimento per via orale era stato ritenuto bassissimo. L’Anses afferma che se i risultati dello studio dell’Inra non consentono al momento di rimettere in discussione la valutazione dell’Efsa, tuttavia mettono in evidenza effetti che in precedenza non erano stati identificati, in particolare gli effetti di potenziale promozione della carcinogenesi.

L’additivo E171 è costituito da particelle di biossido di titanio, parzialmente sotto forma nanometrica, ed è un colorante molto usato per conferire opacità e colore bianco agli alimenti e anche nei dentifrici.

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ezio
ezio
2 Agosto 2017 16:27

Non possiamo chiedere ai produttori la responsabilità sulla salute pubblica, ma dalle agenzie, gli istituti di ricerca e le autorità sanitarie pretendiamo che battano un colpo preventivo ogni tanto, per evitare che siano solo le associazioni dei consumatori a surrogarne il ruolo di applicazione del principio di precauzione.
Senza nulla togliere alla tecnologia alimentare avanzata, ma inventarsi l’uso del “biossido di Titanio” per sbiancare la pasticceria, invece di limitarlo alle vernici per auto, e continuare ad usare il tradizionale albume d’uovo zuccherato, sarebbe cosa bella, buona ed anche giusta, visto che parliamo di verniciare pasticceria e non lamiere.

LUISA
LUISA
22 Agosto 2017 14:06

Buongiorno, il titanio biossido è presente in moltissimi farmaci che in alcuni casi devono essere somministrati quotidianamente per periodi molto prolungati. In questo casi non si può scegliere di non “utilizzarli”. Perciò si potrebbe fare una riflessione sugli effetti collaterali di un farmaco con TO2 e adottare un criterio precauzionale…

Luisa
Luisa
22 Agosto 2017 20:28

Perché viene usato il titanio biossido nei farmaci sapendo che vanno usato anche per lunghi periodi e non si può scegliere se prenderli o non prenderli? Sarebbe meglio, per precauzione, toglierlo dagli eccipienti?