Entro il 2022 gli oltre mille ristoranti che propongono foie gras a New York dovranno cambiare menu, perché in caso contrario andranno incontro a multe comprese tra i 500 e i 2.000 dollari. Il consiglio comunale ha votato a favore di una normativa che vieta il commercio dell’alimento. Il motivo è correlato alle pratiche di allevamento di oche e anatre considerate crudeli, come l’alimentazione forzata che inizia a distanza di 12 settimane dalla loro nascita. Da quel momento, per 21 giorni ogni otto ore un beccuccio di plastica da 6 pollici (15 centimetri) viene inserito nel becco dell’animale, per permettere l’assunzione di mix di mais, soia e acqua. Dopo questo periodo gli animali vengono macellati.
La città risponde così alla crescente sensibilità verso il benessere animale, e segue le orme di altre metropoli che, negli ultimi anni, hanno adottato lo stesso provvedimento, con alterne fortune. Chicago, che nel 2006 ha vietato il foie gras, lo ha reintrodotto due anni dopo su decisione del sindaco di allora, che aveva definito la decisione “la più sciocca mai adottata in città”. In California il bando deciso nel 2012 è rimasto, dopo che la Suprema Corte, nello scorso mese di gennaio, ha deciso di respingere un appello dei produttori. Per quanto riguarda New York, si stima che l’1% dei ristoranti offra foie gras. Stando a quanto riferito dalla Reuters alcuni commentatori si sono detti contrari, ponendo l’accento sulla libertà di scelta dei consumatori.
I produttori, dal canto loro, hanno annunciato ricorsi in tutte le sedi. Hudson Valley Foie Gras uno delle più grandi realtà del settore localizzata a Ferndale, a soli 160 km da New York, difende la procedura, mentre altri due tra i più importanti, La Belle Farms sempre di Ferndale, e la Au Bon Canard di Caledonia (Minnesota), che insieme allevano 350.000 volatili, hanno fatto notare che danno lavoro a centinaia di persone e che potrebbero essere costretti a chiudere. Per questo motivo i consiglieri comunali di New York hanno concesso tre anni per la riconversione.
Nel frattempo anche chi cerca di coltivare carne in vitro pensa a come produrre foie gras in laboratorio visto che il mercato a livello mondiale vale tre miliardi di dollari. La JUST, start up californiana ha già presentato a un pubblico di esperti un foie gras ottenuto facendo crescere le cellule di fegato in vitro. I primi risultati sembrano incoraggianti.
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Giornalista scientifica
PRATICA ORRIBILE SOLO PER SODDIFARE LA PROPRIA GOLA. LE ALTERNATIVE CI SONO SI RICONVERTISSERO.
CONCORDO!!!