In Germania secondo l’Agenzia di stampa Reuters tedesca le vittime dell’Escherichia coli O 104 sono ormai 14 e 352 i casi di HUS. L’altra novità è il sicuro il coinvolgimento di altri Paesi. Secondo le schede pubblicate e aggiornate ieri dal Sistema di allerta rapido europeo (Rasff), che resta l’unica fonte ufficiale in grado di raccogliere le segnalazioni di tutti i Paesi, sono stati segnalati casi in Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Lussemburgo e Spagna.
L’epidemia di Escherichia coli si allarga
In Svezia secondo il quotidiano The local le persone colpite da HUS sono 36, e l’Istituto svedese di controllo delle malattie trasmissibili (Smitskyddsinstitutet – SMI) precisa che le persone coinvolte sono cittadini che hanno soggiornato in Germania escludendo quindi l’ipotesi di una diffusione della malattia in Svezia.
Secondo il National Serum Institute du Danemark, in Danimarca i casi registrati nel paese sono 11 e ci sono 8 pazienti in osservazione che potrebbero aggiungersi all’elenco
In Francia l’lnstitut de ville sanitarie segnala che 6 casi di adulti con diarrea emorragica e che le persone colpite hanno soggiornato in Germania negli ultimi 15 giorni.
Gli spagnoli continuano a dire che nel loro paese non ci sono casi di HUS e questo lascerebbe intendere che l’Escherichai coli sia arrivato sui cetrioli dopo l’arrivo in Germania.
Le indagini epidemiologiche
C’è un’altra novità rilevante in questa storia. Le autorità sanitarie tedesche hanno confermato che le indagini epidemiologiche sui pazienti colpiti da Sindrome uremica emolitica (HUS) puntano il dito su cetrioli, pomodori e insalata come veicolo dell’infezione. Ma le analisi microbiologiche di conferma sono ancora in corso e si lascia intendere che ci potrebbero essere altre cause.
In altre parole le autorità hanno individuato con sicurezza sui pazienti il ceppo epidemico responsabile (Escherichia coli O 104), ma lo stesso ceppo non è stato isolato con precisione sui cetrioli. C’è stato inizalmente un fondato sospetto che però gli accertamenti successivi non hanno confermato. In assenza di questo dato la situazione è un pò ferma e si attendono ulteriori sviluppi.
“C’è ancora incertezza sulle cause – precisa Antonello Paparella docenti di Food microbiology all’Università di Teramo – forse vale la pena ricordare un episodio accaduto 5 anni fa nel nord America, dove a causa di un’esondazione l’Escherichia coli O 157 presente nell’acqua di scolo degli allevamenti bovini è arrivato nei campi e ha contaminato la falda. In quel caso si sono registrati 2000 casi di persone colpite da infezione e 20 decessi”.
Sul fronte sanitario in Germania è iniziata la sperimentazione su 19 pazienti con un anticorpo monoclonale IG umanizzato: Eculizumab per cercare di evitare conseguenze tragiche per le persone in gravi condizioni. Questo aspetto non è da sottovalutare perché l’HUS provoca danni irreparabili ai reni.
In attesa di conferme è necessaria la massima attenzione quando si al lavano i vegetali, soprattutto quelli non rivestiti da uno strato di cera (ovvero quelli che non sono stati lucidati) perché lì il batterio aderisce più facilmente.
In attesa di nuove notizie vi terremo aggiornati.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24