Da luglio, in Lettonia sarà vietata la vendita di energy drink ai minori di 18 anni. La nuova legge approvata dal Parlamento del paese baltico, motivata con la necessità di tutelare la salute, riguarda le bibite contenenti più di 150 mg per litro di caffeina o altri stimolanti, come la taurina e il guaranà. Nei negozi, gli energy drink dovranno essere posizionati su scaffali separati, in modo che possano essere facilmente identificati, con avvertenze sui potenziali impatti negativi del consumo, in particolare sulle donne incinte o in fase di allattamento. La legge vieta la vendita degli energy drink nelle istituzioni educative e punisce anche la loro offerta gratuita ai minorenni.
La pubblicità degli energy drink dovrà contenere avvertenze sui rischi per la salute connessi al consumo eccessivo e non sarà consentito fare riferimento ad attività sportive o indicare la possibilità di miscelare le bevande con alcol. Gli annunci di energy drink saranno vietati sui media digitali rivolti ai minori di 18 anni. La questione ha fatto arrabbiare i pubblicitari, che ricorreranno alla Corte di giustizia europea, contestando il carattere discriminatorio della norma, dato che i siti non lettoni potranno continuare a fare pubblicità visibile anche ai minorenni. Il paese baltico è il secondo dell’Ue a stabilire il divieto di vendita delle bibite energetiche ai minorenni, dopo la confinante Lituania, che ha introdotto un analogo divieto nel novembre 2014.
Lettonia: circa 1,9 milioni di abitanti. Lituania: 3,3 milioni. Il mercato mondiale ne sarà sconvolto.