foie gras
eataly concorso letterario
Eataly toglie il foie gras dagli scaffali

Dopo i supermercati Coop e Pam, anche Eataly ha deciso di togliere dagli scaffali il foie gras, frutto dell’ingozzamento forzato di oche e anatre attraverso un tubo, al fine di ingrossarne il fegato. La decisione è stata presa dopo che l’associazione Essere Animali ha diffuso un filmato sul drammatico metodo di allevamento a cui sono sottoposte oche e anatre in alcuni allevamenti francesi (da cui proviene oltre il 70% del foie gras distribuito in tutto il mondo ) e dopo alcune azioni dimostrative davanti ai punti vendita Eataly a Bologna e Milano.

«Siamo in esaurimento scorte e abbiamo scelto di bloccare gli ordini», dichiara l’ufficio stampa di Eataly, mentre Essere Animali sottolinea come la scelta di Eataly sia importantissima, “questo brand alimentare è considerato uno dei più influenti al mondo anche dalla rivista economica Forbes e siamo quindi certi che tale decisione avrà notevoli ripercussioni sul mercato del Foie Gras». L’associazione sottolinea come Eataly sia la seconda catena che cessa di vendere foie gras grazie alla sua campagna. Nei mesi scorsi anche il gruppo Pam/Panorama ha optato per questa scelta, togliendolo dagli scaffali dei suoi 153 punti vendita, seguendo l’esempio di Coop, che ha smesso di venderlo sin dal 2012.

slice of foie gras
I maggiori consumatori di foie gras sono Francia, Belgio, Giappone, Svizzera, Hong Kong e Israele.

Adesso l’obiettivo, sostenuto anche da una petizione, è di ottenere la stessa risposta anche da Auchan, Bennet, Carrefour, Conad ed Esselunga. “Chiediamo a questi supermercati un impegno etico, che oggi non può più essere rimandato”, afferma Essere Animali. In Francia, per la produzione di foie gras vengono utilizzati 44 milioni di animali l’anno. L’Italia, dove è vietata la produzione, ma non la distribuzione di foie gras, nel 2014 ne ha importate 33 tonnellate: il 59% di fegato d’oca e il 41% d’anatra. Il 90% del foie gras viene prodotto in Europa: Francia (72,3%), Bulgaria, Ungheria, Spagna e Belgio. Il restante 10% viene prodotto in Cina, Usa e Canada. I maggiori consumatori sono Francia, Belgio, Giappone, Svizzera, Hong Kong e Israele.

 

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Carla
Carla
7 Giugno 2016 11:35

Chissà perchè l’essere umano insiste a dimostrare a tutti i costi di essere crudele senza alcuna necessità, ma solo per il proprio piacere!