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Doppio standard, il primo ministro slovacco minaccia restrizioni alle importazioni. Questione discussa dai capi di governo del V4 (Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia)
Doppio standard, il primo ministro slovacco minaccia restrizioni alle importazioni. Questione discussa dai capi di governo del V4 (Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia)
Beniamino Bonardi 31 Luglio 2017
Il primo ministro slovacco, Robert Fico, ha riaperto la polemica con Bruxelles sul doppio standard di qualità dei prodotti alimentari, che danneggerebbe alcuni paesi dell’Europa centrale. La questione è stata discussa dai capi di governo del V4 (Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia), che avevano già denunciato lo scorso marzo, nel corso del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea, il fatto che alcuni prodotti, con lo stesso nome e la stessa confezione, hanno differenti livelli di qualità, gusto e ingredienti, a seconda dei paesi. In giugno, la Commissione Ue ha risposto di non aver rilevato, per il momento, anomalie di mercato.
Il premier slovacco ha deciso di reagire e in una conferenza stampa ha detto che si tratta di “un serio problema politico”, che intende affrontare direttamente con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, perché “non è accettabile che i cittadini della Repubblica Slovacca siano trattati in questo modo”. Robert Fico ha ricordato i risultati delle analisi effettuate dall’Istituto di tecnologia chimica di Praga e ha detto di aver sperimentato personalmente l’esistenza di un doppio standard all’interno dell’Ue, avendo acquistato di recente dei bastoncini di pesce, venduti con lo stesso nome e la stessa marca, allo stesso prezzo, in Austria e in Slovacchia: la confezione comprata in Austria era di 300 grammi con il 65% di pesce, mentre quelli venduti in un negozio slovacco pesavano 280 grammi e contenevano solo il 58% di pesce.
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Il premier slovacco chiede alla Commissione Ue, che sta ancora raccogliendo i dati, di intervenire “in modo vigoroso”, avvertendo che la Slovacchia potrebbe adottare misure unilaterali temporanee, seppur in violazione delle regole del mercato unico Ue, come una limitazione all’import di prodotti europei e l’obbligo, per i servizi di ristorazione pubblica, di rifornirsi solo di prodotti provenienti dalla Slovacchia, per un anno e mezzo. Robert Fico ha anche discusso con i premier del V4 l’ipotesi di una raccolta di un milione di firme a sostegno di un’Iniziativa dei cittadini europei (Ice), per costringere la Commissione Ue ad agire velocemente.
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