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La Commissione europea ha pubblicato alcuni orientamenti sull’applicazione della normativa dell’Ue per contrastare la pratica del doppio standard alimentare, denunciato dai paesi dell’Europa centro-orientale, dove vengono venduti prodotti con la stessa marca e confezione, ma di qualità inferiore rispetto ai paesi Ue occidentali. L’intervento della Commissione europea era stato preannunciato dal presidente Jean-Claude Juncker, durante il discorso sullo Stato dell’Unione di metà settembre.

Le due normative a cui fanno riferimento gli orientamenti della Commissione Ue sono il regolamento relativo alle informazioni sugli alimenti che devono essere garantite ai consumatori e la direttiva sulle pratiche commerciali sleali. Oltre agli orientamenti, la Commissione sta lavorando a una metodologia finalizzata a migliorare le prove comparative sui prodotti alimentari, in modo da consentire agli Stati dell’Ue di discutere della questione sulla scorta di una base scientifica condivisa. Per lo sviluppo di questa metodologia, la Commissione ha messo a disposizione del Centro comune di ricerca (JRC) un milione di euro. Un altro milione di euro viene messo a disposizione degli Stati, per il finanziamento di studi o di misure volte a garantire l’applicazione delle norme, mentre è stato avviato un dialogo con i produttori e le loro associazioni, che si sono impegnate a elaborare un codice di condotta entro l’autunno.

La Commissione europea ha garantito che parteciperà al summit sul doppio standard alimentare nell’Ue, convocato a Bratislava dai governi Slovacco e della Repubblica Ceca, a cui sono stati invitati anche i rappresentanti delle commissioni interessate dei parlamenti nazionali e del Parlamento europeo, oltre alle organizzazioni dei consumatori nazionali ed europee. Seminari con le autorità responsabili della tutela dei consumatori e della sicurezza alimentare saranno convocati dalla stessa Commissione Ue nei prossimi due mesi.

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