Nonostante la schiera di influencer e celebrità che bollano il glutine come insalubre o addirittura tossico, se non si è celiaci o si soffre di una sensibilità al glutine diagnosticata, seguire una dieta gluten free non sembra dare alcun beneficio per la salute. Medici e nutrizionisti lo ripetono spesso, ma questa volta a dirlo sono i risultati di un piccolo studio pubblicati su Gastroenterology dai ricercatori delle Università di Sheffield e Reading, nel Regno Unito, il primo pensato proprio per investigare gli effetti del glutine su persone sane.
Alla ricerca ha partecipato un piccolo gruppo di 28 volontari senza diagnosi di celiachia o sensibilità al glutine. Ai partecipanti è stato chiesto di seguire una dieta gluten free per due settimane prima dell’inizio del test e poi sono stati divisi in due gruppi: una parte dei volontari ha ricevuto un sacchetto contenente glutine da aggiungere ai pasti due volte al giorno per altre due settimane, mentre all’altro gruppo, che fungeva da controllo, è stata data una miscela senza glutine. Nè i ricercatori, né i partecipanti sapevano cosa veniva aggiunto al cibo.
Alla fine dello studio il gruppo di volontari che ha assunto glutine non ha riportato nessun sintomo negativo, rispetto ai controlli. I ricercatori concludono quindi che il glutine “non sembra causare sintomi negli individui che non sono suscettibili ad esso”, cioè la maggior parte della popolazione. È bene ricordare, comunque, che lo studio è stato di breve durata (un mese in totale) e su un numero molto piccolo di persone (28), e che i risultati dovranno essere confermati su un campione più ampio.
Secondo una ricerca di mercato americana, poco meno della metà dei consumatori che acquista cibi gluten free, non è celiaco o intollerante al glutine, mentre il settore ha visto raddoppiare il suo valore di mercato tra il 2011 e il 2016, arrivando a 3,5 miliardi di dollari globali. Ma proprio per la sua popolarità c’è il rischio che la dieta senza glutine venga percepita come ‘moda’ e che chi la segue per necessità mediche dimostrate non venga preso sul serio al ristorante, o dal personale medico.
Seguire un’alimentazione gluten free fai da te e senza necessità oltre a non dare benefici, può anche provocare danni, perché, come aveva spiegato il nutrizionista Enzo Spisni, si corre il rischio “di consumare troppi alimenti di produzione industriale, ricchi di additivi che possono provocare squilibri al microbiota intestinale” e causare carenze di micronutrienti.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.