dieta mediterranea condimenti olive vegetali

pesce antipasto dieta mediterranea“La dieta mediterranea resta un autentico scudo salvavita, in grado di ridurre sensibilmente il rischio di mortalità anche nelle persone meno giovani. E questo nonostante la dieta mediterranea sia notevolmente cambiata nel corso degli anni, per via dell’ingresso nelle nostre dispense di prodotti della grande distribuzione alimentare e di uno stile di vita profondamente diverso da quello dei contadini del Mediterraneo ai quali la dieta mediterranea di fatto appartiene.”

Lo affermano i ricercatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed, che hanno condotto uno studio, pubblicato dal British Journal of Nutrition, che ha analizzato il rapporto tra alimentazione mediterranea e mortalità in un campione di 5.200 persone di età superiore a 65 anni, reclutate nell’ambito dello studio Moli-sani. I ricercatori hanno anche esaminato altri sei studi epidemiologici pubblicati in diversi Paesi, per un totale di 11.738 soggetti analizzati.

Nel complesso, è stato riscontrato che “una crescente adesione alla dieta mediterranea consente di ridurre il rischio di mortalità generale del 5%, in maniera dose-risposta, cioè progressiva”, spiega l’epidemiologa Marialaura Bonaccio, prima autrice dello studio. “In altre parole, più si segue una dieta mediterranea, maggiore è il guadagno in termini di riduzione del rischio di mortalità.”

Tra gli alimenti capaci, nell’ambito di un modello mediterraneo, di offrire una maggiore protezione si distinguono l’elevato consumo di grassi monoinsaturi, largamente presenti nell’olio extra vergine di oliva, e di pesce, ma anche il consumo moderato di alcol, preferibilmente durante i pasti principali. “I nostri dati confermano quanto già osservato in numerosi studi epidemiologici e meta-analisi condotte sull’argomento, e cioè che il consumo moderato di bevande alcoliche, se inserito in un contesto alimentare di tipo mediterraneo, rappresenta un fattore di protezione per la nostra salute”, spiega Bonaccio.

dieta mediterranea, nutrire il pianetaIl direttore del dipartimento di Epidemiologia di Neuromed, Giovanni de Gaetano, sottolinea che, “con l’invecchiamento progressivo della popolazione mondiale, sappiamo che tra qualche anno gli over 65 rappresenteranno circa un quarto della popolazione europea. Ecco perché è necessario studiare e identificare quei fattori modificabili che possono garantire non solo lunga vita, ma anche una qualità di vita accettabile”.

Un anno fa, Neuromed aveva pubblicato un’altra ricerca che indicava come i benefici della dieta mediterranea siano fortemente condizionati dalla posizione socioeconomica delle persone. In pratica, a parità di adesione a questo regime alimentare, la riduzione del rischio di patologie cardiovascolari si concretizza solo nelle persone con un livello di istruzione elevato e in chi ha un reddito familiare più consistente. Nessun beneficio significativo è stato invece riscontrato nelle classi sociali più deboli. Infatti, aveva spiegato allora Giovanni de Gaetano, “i più deboli dal punto di vista socio-economico consumano prodotti teoricamente ottimali ma di fatto con minori qualità salutistiche. Non basta più dire che la dieta mediterranea fa bene, se non garantiamo che faccia bene a tutti”.

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ezio
ezio
21 Settembre 2018 11:48

Perché fermarsi sempre e solo ai titoli ed agli annunci per pochi intimi, magari già ben informati?
Perché queste prestigiose istituzioni non si attivano per passare dalla teoria statistica alla pratica sul campo, con campagne divulgative popolari su cosa sia la vera e tradizionale Dieta Mediterranea, con i benefici preventivi concreti che si possono ottenere ed anche decisivi per la terza e quarta età?
Opuscoli, spot televisivi ed anche qualche specifica serie televisiva da contrapporre alla pubblicità invasiva di alimenti dannosi e telenovele gastronomiche senza capo ne coda, magari con la doverosa collaborazione istituzionale del Ministero della Salute.

claudio
claudio
Reply to  ezio
24 Settembre 2018 12:44

Ezio si sa già tutto a proposito delle corrette abitudine alimentari e sani stili di vita.
L’opera divulgativa è stata e viene fatta tutt’ora.
Rimane da applicare la teoria alla pratica quotidiana.

In secondo luogo questi studi longitudinali purtroppo valgono molto poco.
Ci sono troppe variabili confondenti su cosa determini un effettivo beneficio su salute e longevità dato che i fattori che le determinano sono numerosi, queste ricerche sono strutturate in maniera pessima, i dati vengono raccolti superficialmente tramite questionari da far accapponare la pelle, e le conclusioni sono banali nella migliore delle ipotesi e opinabili in molte altre.

leggi la conclusione in basso ad esempio, e se vorrà intervenire ascolta il parere in merito del Dott. Antonio Pratesi a riguardo:

“il consumo moderato di bevande alcoliche, se inserito in un contesto alimentare di tipo mediterraneo, rappresenta un fattore di protezione per la nostra salute”

ezio
ezio
Reply to  ezio
24 Settembre 2018 19:11

Ho forti dubbi che in Italia, nonostante le chiare indicazioni di qualche mosca bianca come lo stimato Pratesi, si sappia cosa sia la vera dieta Mediterranea e registro che i messaggi più incisivi sull’opinione pubblica sono quelli della Barilla, che da qualche mese si è convertita all’integrale!!

Luca Perra
Luca Perra
29 Settembre 2018 09:38

Faccio fatica a credere che l’affermazione sul “consumo moderato di bevande alcoliche” sua veritiera, mi documenterò. E nonostante apprezzi molto il vostro lavoro, un articolo come questo che parla dei benefici della dieta mediterranea senza darne dettagli è fuorviante, in quanto l’italiano medio che mangia male (troppi zuccheri semplici e grassi saturi) e non fa attività fisica, potrebbe pensare di aver uno stile alimentare approvato “dalla Scienza” solo per il fatto che abita nell’area del Mediterraneo, e perpetrare le sia abitudini.

michele
michele
29 Settembre 2018 12:44

LA DIETA MEDITERRANEA NON ESISTE PIU’

ELENCO INGREDIENTI DELLA MEDITERRANEA ESISTITA FINO ANNI 50 IN ITALIA

– Testina di agnello o capretto , per l’apporto di vitamina F
– Ricotta e siero di latte di pecora o capra, per i sali minerali di Calcio .
– Pesce azzurro, sardine, alici e tonno. Sono ad alto contenuto proteico ,ricchi di grassi preziosi ( gli omega 3) poveri di grassi saturi.
– Mosto cotto, sciroppo di fichi, miele grezzo, unici dolcificanti. Il miele, oggi sappiamo che è anticancro.
– Formaggi ovini, utili per i sali minerali e sostanze aromatiche.
– Carne di coniglio selvatico, per il basso contenuto di grassi.
– Erbe aromatiche come basilico, borragine, capperi, origano, finocchio marino e selvatico, assenzio, rosmarino, salvia, timo, ricchi di micronutrienti e flavonoidi.
– Verdure come, pomodorini piccoli tondi, oggi sappiamo ricchi di licoprene, sostanza che previene cancro e infarto. E poi, pinoli, sesamo, cipolle rosse, peperoncino, melanzane, portulaca, carciofi, porri.
– Cereali interi , come grano bollito e bulghur. Riso integrale, da usare soltanto in caso di indigestione o diarrea, deperimento.
– Cereali trasformati, come pasta di semola di grano duro, per la cospicua parte proteica;pane ,con farina di grano duro e tenero, abburrattata al 15 al 20% (oggi si dice tipo 0 e 1). In questo modo si aveva un apporto regolare di fibra, vitamine, microelementi.
– Legumi. Fave, fagioli, ceci, piselli, per gli apporti proteici.
– Frutta. Uva, pere, mele, lazzeruoli, giuggiole, more di gelso nero e bianco, more di rovo, fichi, fichidindia, noci, pesche amarene.
– Olio di oliva. Per l’apporto di vitamina E naturale.

ESCLUSIONI
Occorre dire anche alcuni prodotti che non hanno niente a che fare con la “dieta mediterranea”. Essi sono: formaggio grana/parmigiano; latte e carne di vacca¸burro; maionese; panna; strutto; insaccati ; ( in alcune zone,soltanto salsiccia di maiale stagionata era ammessa); zucchero bianco; sale bianco; caffè; superalcolici.

Tiziana
Tiziana
Reply to  michele
1 Ottobre 2018 14:35

sono d’accordo con te, infatti io cerco di mangiare prodotti come sopra (evitando la carne e prevalentemente vegetali)…ma la maionese non è un prodotto esistente in natura, è una salsa lavorata contenente uovo, olio (che mia mamma usava esclusivamente di oliva, ottenendone un ottimo prodotto) e limone