L’estate richiede una maggiore attenzione e cautela nella conservazione degli alimenti. Perché, insieme con la temperatura. aumenta anche il rischio di intossicazioni alimentari. Dopo le raccomandazioni sull’insalata e gli ortaggi da consumare crudi della commissione Codex ecco i suggerimenti dell’Anses, l’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro.

Le basse temperature, oltre a preservare le qualità organolettiche degli alimenti, rallentano la crescita dei micorganismi, allontanando il rischio di tossinfezioni. Purché la catena del freddo non venga interrotta. Ecco come fare:

1) Nel punto vendita, mettere nel carrello gli alimenti freschi e surgelati poco prima di andare alla cassa e trasportarli negli appositi sacchetti termici.

2) Se si trasporta la spesa in auto, fare il possibile per mantenere la temperatura dell’abitacolo più bassa possibile (parcheggiare all’ombra, usare parasoli,…) e cercare di limitare la lunghezza del viaggio dal negozio o supermercato a casa.

3) Mettere nello stesso sacchetto tutti gli alimenti da frigo e, in un altro, quelli da freezer e, una volta a casa, svuotarli per primi.

4) Gli alimenti più deperibili vanno conservati sugli scaffali e nei cassetti del frigo dove la temperatura è più bassa. Controllare periodicamente che resti sotto i 4°C.

5) Consumare i cibi nel più breve tempo possibile dall’acquisto e dalla preparazione. 

6) Durante la preparazione e il consumo, limitare il più possibile l’esposizione dei cibi a temperatura ambiente e conservare in frigo gli ingredienti che servono per una ricetta subito dopo l’uso.  

7) Consumare nel più breve tempo possibile gli alimenti delicati parzialmente usati (per esempio  burro, formaggi freschi, latte).

8) Eventuali avanzi di cibo cotto che siano rimasti a lungo a temperatura ambiente vanno consumati nel più breve tempo possibile o gettati via.

9) Rispettare rigorosamente la data di scadenza o quella entro la quale è preferibile il consumo. 

Mariateresa Truncellito

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