L’epidemia cinese da coronavirus è sulle prime pagine dei giornali e dei siti, e anche i telegiornali dedicano sempre un servizio aggiornando la situazione. Le notizie non mancano. In queste ore una nave da crociera è bloccata nel porto di Civitavecchia, in attesa delle analisi su due casi sospetti. Poi c’è il drammatico bilancio delle persone colpite che cresce a ritmo vertiginoso.
Nella sera del 30 gennaio, i casi registrati sono più di 8 mila (mille solo ieri) e i morti 171, e i numeri lievitano di ora in ora. Le prospettive non sono rosee, ma questo non deve generare paure irrazionali o allarmismi. Per questo l’Istituto superiore di sanità ha pubblicato un manifesto dove precisa che “mangiare cinese non è pericoloso”. L’invito è quello di fare girare il post per arginare le fake news che si ricorrono sui social. Il virus non si trasmette per via alimentare e in Europa è vietata l’importazione di carne cruda e di animali vivi dalla Cina.
Le persone a rischio, spiega l’Istituto superiore di sanità, sono quelle che negli ultimi quindici giorni si sono recate nelle zone coinvolte dall’epidemia e che manifestano una sintomatologia simile alle infezioni delle alte vie respiratorie, quali febbre, tosse, dolore muscolare, affaticamento e difficoltà respiratoria, o che siano state in contatto con persone colpite dal coronavirus 2019-nCoV. Un ulteriore motivo di preoccupazione è la possibilità, anche questa non insolita per le malattie infettive, che persone asintomatiche possano trasmettere il virus.
In ogni caso il ministero della Salute ha messo a disposizione il numero verde 1500 per avere informazioni.
Anche l’agenzia per la sicurezza alimentare tedesca in un comunicato del 29 gennaio BfR ribadisce il concetto sulla sicurezza del cibo cinese. La trasmissione dei coronavirus avviene generalmente per via aerea sotto forma di goccioline nebulizzate. Per venire contagiati è necessario un contatto ravvicinato con un animale che trasporta il virus o con una persona infetta. Secondo lo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non ci sono ancora prove della possibilità che le persone siano infettate attraverso il contatto con prodotti, beni di consumo o alimenti, anche con l’attuale epidemia.
L’agenzia invita i consumatori ad osservare le normali regole di igiene in cucina:
- preparare e conservare separatamente i prodotti a base di carne cruda, soprattutto se questi non sono ancora stati cotti
- pulire accuratamente le superfici che sono state a contatto con prodotti a base di carne cruda con acqua tiepida e detergente
- separare l’imballaggio dal cibo quando sul fondo resta dell’acqua di scongelamento
- lavarsi le mani con acqua calda e sapone dopo avere maneggiato uova , carne o pesce
- cuocere i prodotti a base di carne sino a raggiungere i la temperatura di 70° C all’interno per almeno 2 minuti
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[sostieni]
leggo nell’infografica dell’Iss che “in Europa è vietata l’importazione della carne cruda dalla Cina”, tuttavia nei giorni scorsi abbiamo letto delle 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina, introdotte nell’Unione Europea violando le norme quindi le norme ci sono, ma le violazioni pure e va da sè che uno si chiede dove sarebbe andata a finire quella carne illegale. Nel dubbio ci sarà chi eviterà i ristoranti cinesi e poi magari finirà in uno italiano che fa di peggio, ma questa è un’altra storia…
CINA MON AMOUR.cloud
Discriminare è sempre un errore, i ristoranti cinesi non hanno alcuna colpa e non sono nemmeno degli “untori”, non lasciare che il tuo ristorante preferito chiuda, non discriminare, i pregiudizi uccidono più dei virus! fate girare il messaggio
Sabato scorso siamo andati a cena nel nostro solito ristorante cinese e, purtroppo, era VUOTO: noi eravamo i primi 4 clienti!
Di solito, a quell’ora, lì è pieno di gente…
Come diceva Einstein: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo la prima ho ancora dei dubbi.”