La Coop lancia da sempre un messaggio di vicinanza ai consumatori. Sia con il claim “la Coop sei tu”, sia con azioni mirate a rendere partecipe il cliente delle scelte di prodotto con il marchio di insegna. Già da alcuni anni la catena di supermercati promuove l’importanza dell’origine delle materie prime impiegate nelle referenze alimentari. Basti pensare alla pagina web Origini Trasparenti e all’omonima App che consentono di conoscere il paese da cui proviene la materia prima dei prodotti Coop, con il semplice inserimento o lettura del codice a barre.
L’ultimo impegno nella direzione della tracciabilità e del controllo di filiera ha dato vita alla linea Coop Origine, che contraddistingue alcuni alimenti, in prevalenza freschi, per i quali la catena si fa garante di quattro punti: qualità, tracciabilità, filiera, etica e legalità. Al momento gli alimenti della linea Origine sono 21 linee che comprendono uova, latte, salmone affumicato, prosciutto e salumi affettati) e altre 6 di alimenti confezionati (olio extravergine di oliva, passata e polpa di pomodoro e pomodorini) (catalogo del sito Coop).
Per valutare le novità abbiamo considerato la passata di pomodoro Coop Origine. Il nuovo prodotto si distingue per una grafica e una scelta di colori del tutto nuovi. Sull’etichetta dei barattoli e nella fascia di cartone esterna troviamo informazioni dettagliate sulla quantità di residui chimici (inferiore del 70% rispetto ai limiti di legge), sui metodi di coltivazione che rispettano ambiente e territorio, sull’intera filiera produttiva, senza trascurare il “controllo aggiuntivo di Coop sui diritti dei lavoratori (sicurezza, etica e legalità fino alla fase di raccolta in campo). A questo si aggiunge il bollino “pomodoro 100% italiano”. Gli stessi 4 punti vengono riportati sull’etichetta dei singoli vasetti e sulla parte alta della confezione in cartone.
Sul retro compare una breve descrizione della passata, i riquadri con l’elenco degli ingredienti, i valori nutrizionali, il formato, il produttore e il metodo di conservazione . In aggiunto ci sono indicazioni precise per lo smaltimento degli imballaggi, nonché la segnalazione che “i prodotti Coop sono realizzati senza discriminazioni né sfruttamento del lavoro”. Buona parte delle informazioni presenti sulla passata di Pomodoro Origine erano già riportate nel prodotto a marca, anche se con meno enfasi e con una grafica ameno accattivante. Un elemento aggiunto riguarda la precisazione sulla quantità di residui chimici.
Si parla di filiera e tracciabilità ma la zona di coltivazione è genericamente l’Italia, senza specificare una regione di raccolta o un’area in specifica. Il controllo di tutto il processo produttivo, così come l’utilizzo di “pomodori raccolti al giusto grado di maturazione e accuratamente selezionati” sono anch’esse indicazioni importanti ma piuttosto generiche, forse si potrebbe pensare di indicare la varietà di pomodoro oppure i tempi di lavorazione dalla raccolta al prodotto finito.
La nuova etichetta è più leggibile ma aggiunge solo qualche elemento in più rispetto a quanto veniva indicato in precedenza . È anche un modo per l’azienda di diversificare la propria offerta e creare valore aggiunto. Per quanto riguarda il prezzo al kg, Coop Origine i barattoli in vetro da 350 g costano 1,16 euro a confezione.
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analisi di mercato
da apprezzare e premiare “l’impegno sociale” e l’attenzione alla salute ….. qualità RARE
Guardavo venerdi 24/3 la differenza di prezzo tra la passata Origine e quella Bio: nessuna in etichetta, a parte il prezzo. Sono perplessa: dove vengono coltivati i pomodori dell’una e della’altra?