Consegna del cibo a domicilio, doppia grana per Deliveroo in Gran Bretagna. Clienti truffati attraverso password rubate e fattorini in tribunale per i loro diritti
Consegna del cibo a domicilio, doppia grana per Deliveroo in Gran Bretagna. Clienti truffati attraverso password rubate e fattorini in tribunale per i loro diritti
Beniamino Bonardi 30 Novembre 2016In Gran Bretagna, Deliveroo – società che gestisce dal 2013 un’app per la consegna del cibo a domicilio attiva anche in Italia – deve fronteggiare due controversie, una sul fronte dei clienti e un’altra su quello dei fattorini. Diverse persone si sono viste addebitare importi per consegne a vari indirizzi, per ordinazioni mai effettuate. La truffa, svelata da un programma della BBC, è stata possibile perché questi clienti hanno utilizzato sull’app di Deliveroo la stessa password utilizzata su altri siti. A questo punto hacker ignotile hanno trafugate, utilizzandole per fare ordinazioni attraverso Deliveroo. Tutti i clienti frodati sono stati rimborsati e la società ha assicurato che non è stata trafugata alcuna informazione di natura finanziaria. Insomma, è stato rubato del cibo ma non i numeri delle carte di credito.
Il secondo fronte riguarda le rivendicazioni dei fattorini di Deliveroo di Londra, che hanno fatto ricorso in tribunale attraverso il sindacato Independent Workers Union of Great Britain (IWGB). La richiesta è di essere riconosciuti come dipendenti, anziché come lavoratori autonomi, vedendosi così riconosciute un salario minimo, anziché ricevere compensi correlati alle consegne effettuate. Il sindacato IWGB mira a ottenere un contratto collettivo di lavoro per ottomila fattorini di Deliveroo in Gran Bretagna, dopo che un ricorso di due conducenti di Uber si è concluso con il riconoscimento del diritto al salario minimo nazionale. Una protesta per analoghi motivi ha visto protagonisti in Italia i fattorini di Deliveroo di Torino e quelli di Foodora, un’altra app per la consegna di cibo a domicilio.
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