Il Parlmaento Europeo ha approvato una risoluzione per dire addio all’allevamento in gabbia dei conigli

I conigli diranno addio alle gabbie. Ci vorrà ancora del tempo, ma il Parlamento europeo in seduta plenaria ha detto sì a una risoluzione che impegna l’Europa a mettere al bando i sistemi da allevamento in batteria dei conigli e a elaborare una regolamentazione specifica per la tutela di questi animali, fino ad ora colpevolmente ignorati. Ora la palla passa alla Commissione, che ha il compito di scrivere la nuova legislazione.

La decisione di dismettere gradualmente le gabbie in favore di sistemi di allevamento più rispettosi del benessere animale è arrivata il 14 marzo. Nel mese di gennaio una simile risoluzione era stata bocciata dai membri della Commissione agricoltura, che però avevano stabilito la necessità di migliorare le condizioni di allevamento dei conigli.

L’assenza di una normativa sul benessere dei conigli da carne ha fatto sì che ad oggi il 99% di questi animali sia allevato in batterie del tutto simili a quelle delle ovaiole. La dimensione ridottissima delle gabbie non consente agli animali di alzarsi sulle zampe posteriori, saltare o sdraiarsi su un fianco, comportamenti naturali caratteristici dei conigli. In questi allevamenti, poi, la mortalità è molto alta (fino al 30%), per l’elevato tasso di infezioni.

I conigli possono essere allevati all’aperto, oppure al chiuso in spazie arricchiti e senza gabbie

Alternative a questo sistema sono già disponibili. Senza arrivare all’allevamento estensivo all’aperto, ci sono per esempio i sistemi park al coperto, che, senza gabbie e limitazioni in altezza, consentono una maggiore libertà di movimento dei conigli in un ambiente arricchito.

La scelta di abbandonare gradulamente questo sistema di allevamento riguarda direttamente il nostro paese. L’Italia è il terzo produttore di carne cunicola in Europa, nonostante nel nostro paese i consumi di coniglio si siano dimezzati negli ultimi 25 anni (-47%), anche per via del numero sempre maggiore di persone che li considera come animali domestici.

A dimostrazione di questo nuovo “status” del coniglio, 600 mila cittadini europei hanno firmato la petizione del CIWF rivolta ai Ministri dell’agricoltura dell’Unione per chiedere migliori condizioni negli allevamenti cunicoli. Per Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia, questo è “un giorno storico per i conigli” ed è “un chiaro segnale che i politici hanno accolto le istanze della società civile.”

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emanuele
emanuele
29 Marzo 2017 16:55

Sono decine di anni che personalmente ho pensato a questo sistema di allevamento in gabbie. solo ora 2017 si pensa ad allevamenti piu’ idonei. Mah , mi piacerebbe sapere perche’ non si e’ fatto prima.