Cenare con a fianco uno o due cani al ristorante dotati di museruola e guinzaglio sarà del tutto normale. È questa la grande novità annunciata ieri dalla Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) in occasione della Fiera Internazionale dell’Ospitalità Alberghiera. Secondo il comunicato, dopo gli hotel, cade anche l’altro tabù dei ristoranti e l’accesso agli oltre 6 milioni di cani italiani sarà liberalizzato anche in bar, gelaterie e pubblici esercizi vari.
Le regole sono riportate nel Manuale di corretta prassi operativa per ristorazione, gastronomia e pasticceria presentato ieri dalla Fipe, insieme al Ministero della salute che ha collaborato alla stesura del volume. Il testo dice che non ci sono motivi igienico sanitari per impedire ai cani di entrare nei pubblici esercizi. In altre parole i funzionari e gli addetti ai controlli delle Asl non potranno fare multe per la presenza degli animali dotati di guinzagli e museruola. Anche le amministrazioni comunali non potranno prendere decisioni per limitare la circolazione degli animali nei pubblici esercizi.
Attenzione però. La libertà di circolazione è ammessa solo se il proprietario del bar, ristorante, albergo o gelateria è d’accordo. Tutti i gestori che ritengono inopportuno la presenza di animali nei propri locali possono esporre un cartello all’ingresso con la frase “Vietato l’ingresso ai cani” oppure “Io resto fuori” con il disegno del cagnolino.
Non è quindi corretto quanto scritto su Repubblica.it il 23 ottobre dove si dice che d’ora in poi “dovranno essere rimossi i cartelli con la scritta Qui io non posso entrare , per fare spazio a quelli Qui fido è il benvenuto“.
L’altra precisazione riguarda i supermercati che non rientrano nella categoria dei pubblici esercizi, per cui quando si fa la spesa gli animali devono aspettare fuori. L’unica eccezione riguarda i cani dei non vedenti, per loro l’ingresso è libero dappertutto.
Voi cosa ne pensate?
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Non sono d’accordo!! Ho il diritto di andare in un locale e non trovarmi ad usare sedie e tavoli dove poco prima si sono appoggiati degli animali. Rispetto gli animali e chi vive con loro ma non devono obbligarmi a “convivere ” in un luogo pubblico con loro.
Mi pare che l’unica alternativa che lei ha sia quella di dialogare con il titolare dell’esercizio commerciale ed eventualmente non frequentarlo più.
Provi a “convivere” qualche istante.
Rasserena lo spirito
convivere non vuol dire imporsi agli altri,come gran parte dei cosiddetti “amanti” degli animali.il cane deve fare il cane.sta bene a casa.non è una persona,è un’animale.chi dice diversamente o tratta diversamente il cane ha qualche problemino…
Sig.ra Maria, lei ha perfettamente ragione, come darle torto. Anche noi la rispettiamo e abbiamo il diritto di non convivere con lei, quindi ci dica quali ristoranti frequenta in modo da evitarli.
Grazie
ecco,bravo,se tu invece nei ristoranti non ci vai più, con la tua ironia da quattro soldi,ci guadagniamo tutti.ma che tipo
Sono totalmente d’accordo con lei.
Perché poi discriminare gli altri animali da compagnia: criceti – majalini – pantegane – nutrie – galline – conigli ecc….. ?
Basta con questo finto buonismo, gli animali non siedono a tavola (e non dovrebbero stare nemmeno sotto), che poi ci siano animali “umani” anche peggiori di loro è tutta un’altra storia.
Guarda che i cani non si soedono sulle sedie e non si appoggiano ai tavoli.. La tua preoccupazione dovrebbe essere piu’ per i soggetti umani che spesso a ristorante urlano, sbraitano, ti stanno addosso e si mettono le mani in bocca..ecc ecc ecc..
Sono d’accordo e allargherei il consenso o dissenso anche ai bambini non educati, che stanno dilagando a macchia d’olio! Ho il diritto di andare in un locale e di mangiare in pace senza sentire capricci e strilli o vedermi circondata da bambini che corrono intorno ai tavoli come incivili perché i genitori non hanno più un briciolo di autorevolezza. O no?
Concordo perfettamente. Non ho mai visto che un cane dia fastidio in un bar o ristorante, anzi ho visto molto spesso i camerieri lamentarsi con i clienti per richiamare i loro bambini che schiamazzano e corrono tra i tavoli!
I bambini sono bambini e i cani sono cani, c’è una emorme differenza i cani sono sottomessi al padrone, non parlano, non piangono, non ridono e infatti sono animali. Trattiamoli bene ma evitiamo confronti ridicoli
cate: la sua ignoranza sull’argomento è disarmante. I cani, al contrario di quello che lei pensa, parlano, piangono e ridono, semplicemente con un linguaggio diverso dal suo.
Purtroppo i genitori evitano di sottomettere i figli alle regole di buona educazione, invece.
Ah, un’altra cosa: “sottomessi” è proprio una brutta parola. Semplicemente i cani vedono il padrone come capobranco, ovvero colui che detta le regole da seguire, e sono ben felici di avere un proprio ruolo ben definito. Un cane senza regole da seguire non è un cane felice.
Hai mai visto che “animali” a due gambe sono in giro?Questi invece vanno bene? Con loro ci convivi con piacere? Ma per favore!!!!
Sono d’accordissimo e mi sembra anche eccessiva la possibilità per il gestore di discriminare tra i clienti “a quattro zampe”. Purché il cane sia ragionevolmente pulito e al guinzaglio, non vedo che problema ci sia..Penso che molti gestori si accorgeranno che la gente sceglie più volentieri gli esercizi che accolgono i cani, e si adegueranno… D’altra parte, in genere i cani non posano il muso o le zampe sul tavolo, al massimo sulle ginocchia del padrone.E poi, siamo sicuri che gli altri umani che hanno utilizzato il locale prima di noi siano sempre “a prova di igiene”?
qui sbagli… secondo te a un gestore fa piacere avere fra i piedi un cane o più nel locale?e chi ti dice che “la gente” sceglierà “più volentieri” e bla bla bla bla…ma dove sta scritto?
Era ora! In Italia siamo ancora fermi al medioevo nel rapporto con i ns amici a 4 zampe. E a chi si lamenta di questa possibile convivenza, faccio notare che io sono obbligata nei bus a convivere con persone che sputano, puzzano, con ubriachi, borseggiatori e cafoni. Ben vengano i cani.
Staremo a vedere quando in un ristorante entreranno 4, 5 o 10 cani contemporaneamente.
Nel mio ristorante e successo che cerano anche tre o quattro cani e devo dire molto educati e rispettosi, io li ho sempre fatti entrare e continuero’ ed anzi davo loro il benvenuto con una ciotola d’acqua e un biscottino a forma di osso. Capisco che forse esagerò ma era molto gradito sia dai cani che dai padroni. Benvenuti animali al ristorantr
Splendida Stefania
Grande Stefania! Se mi dici come si chiama il tuo ristorante, ti verrò a trovare con i miei due bassotti. Gradiscono molto i biscottini 😉
Non sarà sfuggito ai più attenti che l’uso di guinzaglio e museruola è obbligatorio. Purtroppo il problema delle limitazioni, e con questa anche quella che dà la possibilità agli esercenti di limitare l’accesso ai cani, è derivato dall’atteggiamento disinvolto di quei pochi padroni che ignorano le semplici regole di convivenza. Per colpa loro si creano tutte le polemiche che ho letto qui sopra.
Lo dico da amico dei 4 zampe.
Se io avessi un locale pubblico negherei l’ingresso agli animali. A mio parere devono rimanere fuori nel rispetto delle persone che non amano gli animali, che ne sono spaventati, che sono allergici.
Idem per le persone maleducate: dal mio locale fuori.
Visto che ci sono locali che li accettano nessuno può parlare di discriminazione.
Ci sono animali più puliti degli umani, ci sono cani più educati di me, ma dal mio locale restano fuori.
E vivo in campagna con molti animali … tutti fuori all’aperto, nel loro habitat naturale senza reti nè recinti. Lì stanno bene, non al guinzaglio con museruola in un bar del centro.
E quindi, all’atto pratico chi vive in città con il proprio cane, è in giro, e ha fame o voglia di un caffè cosa deve fare? Tornare a casa?
Sono d’accordo con te, quindi vado a mangiare nel ristorante di stefania!
Ho già portato la mia cucciolona da 30kg nei ristoranti…ho dovuto faticare ma alla fine anche lei è stata bene accetta…spesso è una questione di numeri ovvero se entra la mia Giulietta allora pranziamo o ceniamo tutti e trenta altrimenti andiamo…il ristoratore non si è mai rifiutato. Boicottiamo i locali che non accettano i cani, non accettare i cani è un chiaro segno di poco rispetto all’ambiente e un altrettanto segno di razzismo.
E certo è segno di razzismo: razza umana Vs razza canina. Io nel mio ristorante i cani non li accetto per esperienza, rispetto dei miei clienti, ragioni igieniche. Quando l’ho fatto mi sono trovato a fronteggiare proteste dovute al particolare odore che gli animali emanano in certi frangenti (e che, purtroppo, condiziona non poco l’ambiente), al timore ingenerato in chi (lo capisco) poco conosce del comportamento di un cane ben educato, al comportamento di alcuni proprietari (p.e. bocconi elargiti sotto il tavolo; soddisfacenti per entrambi i soggetti ma inopportuni, e via elencando. Poi, non straparliamo di rispetto per l’ambiente, perchè l’ambiente si rispetta mantenendolo integro per coloro per i quali quell’ambiente è stato creato e destinato (una montagna per caprioli, cervi e stambecchi, un lago per i pesci, un ristorante per gli umani). Amo gli animali (ne ho due), ma quando voglio andare al ristorante non penso mai a farli entrare.
Caro Michele, temo che il tuo ristorante modello resterebbe sempre vuoto..sai a quanti “animali” dovresti dire di non entrare?.. Come sempre est modus in rebus, e su questo sono d’accordo, a cominciare dai padroni dei nostri amici a 4 zampe che lasciano sudice le strade dove passano persone, mamme con carrozzine e magari anche carrozzine per disabili.. Vado spesso a NY e vedo tantissimi cani in giro ma… di escrementi per terra nemmeno l’ombra..ma questo e’ un altro discorso di civilta’ di base.. Alla fine chi ne fa le spese sono sempre i piu’ indifesi, fra i quali i poveri amici a 4 zampe…
Giusto poco tempo fa sono entrata in un ristorante con il mio cavalier king e al tavolo accanto a noi c’erano 3 bambini. Beh, quando se ne sono andati, hanno lasciato per terra un vero schifo, di tutto e di più, tant’è vero che hanno dovuto mettere fuori uso per un po’ quella parte per poter ripulire tutto. Il mio cane si accuccia sotto il tavolo ai miei piedi e da lì non si muove… poi venitemi a dire che non può entrare!
si,lo vengo a dire a te,che confronti tre essere umani ad una cane.ma per favore,torna alla realtà.i ristoranti sono fatti per gli essere umani.
Francamente, se devo mettere la museruola al mio cane mentre io mi abboffo al ristorante, è meglio che rimanga a casa.
Con la nostra golden retriever siamo sempre entrati ovunque, anche dove all’inizio c’era reticenza per la “taglia” (infatti, pur essendo considerata una taglia media, con i suoi 35kg sembra un cagnone) ma lei con il suo modo di fare educato e silenzioso si è sempre fatta ben volere e, al momento del conto, i commenti favorevoli sulla sua buona educazione si sprecano sempre. D’altro canto, dove già al telefono dicono no vogliamo cani, noi depenniamo e togliamo dalla lista il nominativo.
Mai visti cani (o altri animali) sedersi ai tavoli?
Ma che ristoranti frequentate?
Forse quelli dei Teletubbies.
mah……
io invece metterei fuori dalla porta il divieto per i bambini, QUELLI sì che sporcano e fanno baccano.
non discriminiamo gli animali, ricordiamocci che noi eravavamo tutte delle bellissime scimmiette. 🙂
La presa di posizione di alcuni contro gli animali mi fa sorridere e le scuse che adducono sono veramente banaliSe io porto il mio cagnolino al ristorante so che si comportera’educatamente e non come certe persone e bambini a due zampe.Comodo dare sempre la colpa agli animali e accettare che certi bambini corrano e ululino per il locale disturbando sicuramente di piu’ di un cane che se ne sta tranquillo sotto al tavolo…..svegliamoci!
tu odi gli animali infatti fai vivere il tuo cane come se fosse umano,e lo costringe a stare fermo e zitto in ristorante solo per fare piacere a te.
..se il mio cane e’buono e sta fermo e zitto in qualunque posto io lo porti e’forse una colpa?E prima di fare un’affermazione come la tua ci penserei…comunque ognuno e’libero di esprimere la propria opinione quindi io ho la mia e gli altri la loro
Ma tu pensi che i cani in natura siano iperattivi e abbaino in continuazione? Ma lo sai che la maggior parte della giornata la passano a dormire? Ma informarsi prima di fare figure no, eh?
Eviterei il parallelo cani/bambini, questo si banale e strumentale. Anche perchè in un locale serio si interviene sempre sui genitori quando i figli provocano disturbo. Ti rammento, poi, che in molti locale è anche vietato utilizzare il cellulare in sala da pranzo. Non sarà mica discriminazione anche questa?
….devo ancora vederla la scena di qualcuno ke va al tavolo dove ci sono bambini a dir loro di stare tranquilli!Stessa cosa che succede in spiaggia dove i cani non si possono portare se non nelle spiagge dedicate.Eh gia’, ma i bambni che ti tirano le palettate di sabbia sono ammessi e la frase ke dicono i genitori e’sempre la solita:sono bambini! Se si cercasse di riuscire a convivere tutti si andrebbe sicuramente meglio…
Penso che questa normativa sia un gran segno di civiltà e soprattutto di buon senso.
Chi soffre di fobie nei confronti di cani o altri animali dovrebbe limitarsi ad ignorarli o mettere da parte il proprio puntiglio ed impegnarsi in cause sociali ben più gravi ed importanti di un cane sotto ad un tavolo.
Purtroppo, per quanto ci tenga agli animali, penso che prima di preoccuparsi del rispetto dei cani ci si debba preoccupare del rispetto e della salute dei propri simili. Non sono affatto d’accordo, mi spiace.
buona sera SIGNORA MARIA:HO UN BAR E VI ASSICURO CHE QUELLE POCHISSIME VOLTE CHE è ENTRATO UN CANE CON UN CLIENTE NEL BAR,DI NASCOSTO,I PELI DOPO CHE è ANDATO VIA,SONO ARRIVATI SULLE SEDIE E I TAVOLI..POI PERò CI FANNO LA MULTA SE VOI TROVATE UN CAPELLO NEL SERVIZIO…GUISTO…?UNA BAMBINO CHE GIRA NEL BAR SI TROVA I VOSTRI PELI DEI CANI à DOSSO…GIUSTO?NON CREDO NO!?
Peccato, ed immagino che, ovviamente, non sia il suo caso, nei bar ci sia la comune ed igienica usanza di toccare i soldi e poi imbottire i panini (e non solo quello) senza lavarsi le mani. Ben peggio dei fantomatici peli di cane. Mentre i bambini che salgono sulle sedie con i piedi, che si mettono le mani in bocca e poi spalmano la saliva sui tavolini, quello invece va bene.
I problemi legati all’igiene negli esercizi pubblici, ahimè, non dipendono dai cani sotto ai tavoli. Dipendono dalla conservazione degli alimenti (tramezzini per 15 ore a temperatura ambiente), dalla manipolazione degli stessi in modo inadeguato (ripeto: mai visto lavarsi le mani dopo aver toccato i soldi in un bar). Non è tanto ciò che sta davanti al bancone (qualunque esso sia) bensì quello che vi è dietro… E di orrori dietro ce ne sono. Vedere per credere.
Vogliamo testare una camera d’albergo dopo che vi ha soggiornato un animale?
Buona sera a tutti. Io ho un piccolo centro estetico e porto sempre con me in negozio anche la mia cagnetta da anni: spesso le clienti mi chiedono dov è la piccola, visto che è tranquillissima e ben educata, motivo per cui se ne sta sempre nella sua cuccetta sotto il bancone, Ho riscontrato spesso,invece, problematiche con i bambini che, non vengono seguiti dalle mamme e causano danni. A volte anche gli adulti fanno la loro buona parte. Quindi, smettiamola di nasconderci dietro qsto finto perbenismo: non accettare un cane in un locale, è solamente un segno di inciviltà e ignoranza. Anche i ristoranti stellati michelin accolgono i cani!
ma quali?se lo sa la michelin magari qualche stella se va