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La Commissione Europea non ha definito i criteri per gli interferenti endocrini

Il Tribunale dell’Unione europea ha accolto un ricorso della Svezia, in cui si dice  che la Commissione Ue è venuta meno ai propri obblighi, non avendo definito i criteri scientifici necessari per determinare quando una sostanza chimica classificata come biocida, va considerata interferente endocrino ed è quindi nociva per l’uomo. Secondo quanto previsto dal regolamento europeo n. 528 del 2012, relativo alla commercializzazione e all’uso dei biocidi, la Commissione avrebbe dovuto definire i criteri entro il 13 dicembre 2015. In realtà a tutt’oggi nulla è stato fatto rispetto a quello che il Tribunale dell’Unione europea definisce un “obbligo chiaro, preciso e incondizionato”. Il Tribunale ha respinto le giustificazioni  della Commissione, secondo cui il ritardo sarebbe motivato dalle critiche sollevate nei confronti dei criteri scientifici proposti nell’estate del 2013 e dalla necessità di procedere a un’analisi d’impatto, per valutare le incidenze delle diverse soluzioni possibili.

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I biocidi sono utilizzati per eliminare  organismi nocivi per l’uomo

Nella sentenza, il Tribunale Ue afferma che nessuna disposizione del regolamento richiede questa analisi d’impatto e, anche supponendo un impegno della Commissione in tal senso, ciò non equivale a una deroga dei termini per l’adozione degli atti di  competenza, visto che “il testo del regolamento è perfettamente chiaro e non dà luogo ad alcuna ambiguità”.

Il ricorso presentato nel luglio 2014 dalla Svezia era stato poi appoggiato anche da Danimarca, Francia, Olanda, Finlandia, Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea. Nonostante la sentenza, la Commissione europea non pare intenzionata ad accelerare i tempi. Infatti, il portavoce per la Salute e l’Ambiente della Commissione Ue, Enrico Brivio, ha dichiarato che la Commissione “ha preso nota” del giudizio del Tribunale Ue, e che “la prima fase dello studio d’impatto è in corso e l’obiettivo è di concluderlo entro il 2016”. Solo successivamente saranno definiti i criteri scientifici, che avrebbero dovuto essere adottati entro il dicembre 2013. “Qualsiasi decisione deve essere basata su solide basi scientifiche e gli interferenti endocrini costituiscono un dossier molto complesso” ha precisato il portavoce, secondo cui lo studio della Commissione europea “una volta finito, sarà pioneristico a livello globale ed è per questo che prende più tempo del previsto”.

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Tra i biocidi ci sono insetticidi, disinfettanti, disinfestanti

I biocidi sono sostanze chimiche utilizzate per eliminare, rendere innocui o impedire l’azione di qualsiasi organismo nocivo per la salute umana o animale, o capace di danneggiare i materiali e i beni di consumo. Comprendono un’ampia gamma di prodotti  utilizzati per la conservazione di materiali (preservanti e vernici antivegetative per le imbarcazioni) oltre che per scopi di sanità pubblica e privata, insetticidi, disinfettanti, disinfestanti. Benché l’uso dei biocidi sia finalizzato a garantire il benessere dell’uomo e la conservazione di molti prodotti, le sostanze chimiche in essi contenute possono presentare effetti dannosi per l’ambiente e la salute umana.

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giuseppe
giuseppe
18 Gennaio 2016 12:05

..mi sembra che esiste un principio di precauzione,
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=URISERV%3Al32042

la CGUE non dovrebbe gestire anche i ricorsi per omissione?
http://europa.eu/about-eu/institutions-bodies/court-justice/index_it.htm