Tra il 1990 e il 2016, le bevande zuccherate sono diventate più accessibili in quasi tutto il mondo. Uno studio dell’American Cancer Society
Tra il 1990 e il 2016, le bevande zuccherate sono diventate più accessibili in quasi tutto il mondo. Uno studio dell’American Cancer Society
Beniamino Bonardi 17 Maggio 2017Negli ultimi 26 anni, le bevande zuccherate sono diventate più accessibili quasi ovunque nel mondo e probabilmente lo diventeranno ancor di più e saranno maggiormente consumate. Senza un’azione politica mirata ad aumentarne il prezzo attraverso le tasse, come è stato fatto per le sigarette, ciò costituirà un ostacolo alla lotta globale per contrastare l’epidemia di obesità.
È quanto rileva uno studio dell’American Cancer Society, pubblicato dalla rivista Preventing Chronic Disease, che ha analizzato l’andamento dei prezzi di queste bevande tra il 1990 e il 2016 in 40 paesi ad alto reddito e in 42 a medio-basso reddito, prendendo la Coca-Cola come bibita di riferimento, essendo la più diffusa a livello mondiale.
Dalla ricerca risulta che le bevande zuccherate sono diventate più accessibili in 79 paesi su 82, in particolar modo in quelli in via di sviluppo, spesso grazie a una combinazione di aumento del reddito pro-capite e diminuzione del prezzo. I prezzi reali sono diminuiti in 56 paesi su 82. Nei paesi ad alto reddito, il prezzo reale è aumentato in 16 nazioni, tra cui Italia, Belgio, Olanda e Gran Bretagna, mentre è diminuito in 24 paesi, tra cui Francia, Germania, Stati Uniti e Giappone. In quelli a medio e basso reddito, i prezzi sono aumentati in 10 paesi, come Perù, Messico e Romania, mentre sono diminuiti in 32, tra cui Thailandia, Russia, Cina, Argentina e Brasile.
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