Un numero di italiani superiore rispetto ai valori riscontrati in Europa (21% contro 15%), ritiene che l’assunzione di antibiotici possa essere interrotta quando “ci si sente meglio”. Nonostante queste conoscenze errate il dossier evidenzia che i medici italiani sono quelli più attivi a livello europeo nel trasmettere le informazioni sull’utilizzo consapevole (62% contro 32%). Solo il 3% degli italiani ritiene unafonte di informazione affidabili la famiglia, gli amici e l’infermiere, mentre ci si fida di più del medico, del farmacista e di un ospedale (rispettivamente il 77, 22 e 19%). Il 15% di italiani ed europei ritiene che un sito web istituzionale possa fornire  informazioni corrette.
antibiotici
Il 60% degli italiani crede che con gli antibiotici si uccidano i virus

Per quanto riguarda l’uso degli antibiotici in agricoltura e allevamento, il 39% degli italiani sa che negli allevamenti ne è proibita la somministrazione per stimolare la crescita (in EU28 lo sanno il 36% degli intervistati). Alla domanda:”gli animali da allevamento ammalati devono esser trattati con antibiotici se questo è il trattamento più appropriato”? Il campione è diviso a metà tra chi è favorevole e chi è contrario. In Europa, invece, prevale la posizione a favore che raccoglie il 56% delle risposte del campione complessivo. Analizzando i risultati ottenuti si vede che a tre anni dal primo sondaggio le conoscenze generali sugli antibiotici sono ancora scarse. Come nel 2013, solo un quarto (24%) degli europei è in grado di dare la risposta corretta a quattro domande. Si è visto inoltre che chi possiede più conoscenze in merito, tende a ridurre l’uso degli antibiotici. L’obiettivo è  di dare informazioni in modo da cambiare i risultati futuri verso una maggiore consapevolezza.

EUROBAROMETRO_ANTIBIOTICI_IT

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luigi
luigi
6 Luglio 2016 15:44

roba da far accapponare la pelle! siamo ancora all’anno 0…

Dario
Dario
14 Luglio 2016 19:49

È incredibile l’ignoranza in materia. Pensavo si sapesse che gli antibiotici servono solamente per malattie batteriche e non virali. E scommetto che in pochi una volta finito il ciclo di antibiotici non assume nessun probiotico per ristabilire la corretta flora batterica