I supermercati e gli ipermercati offrono un vasto assortimento di gelati da passeggio da portare a casa e consumare come e quando si vuole. Si tratta di coni, sandwich, barrette, stecchi e coppette venduti in confezioni con più pezzi all’interno. Il Fatto Alimentare ha esaminato le etichette di 104 gelati (la metà stecchi, seguiti da coni, sandwich e snack) proposti dai supermercati: Carrefour Market e Coop, in un ipermercato Bennet e nel punto vendita online di Esselungaacasa.
La rilevazione ha evidenziato che solo 8 gelati utilizzano come materia grassa solo panna e/o burro e latte, i tre ingredienti tipici del gelato all’italiana. Nella lista troviamo cinque stecchi gelato a marca Esselunga e i ricoperti Cream Light senza zucchero e senza lattosio di Giuntoli. A chiudere il gruppo spiccano gli stecchi Algida Big Milk, gelato al latte al gusto di vaniglia, e i Sammontana al gusto di vaniglia, fragola e panna dedicati al film Marvel “Civil War”.
Olio di cocco e palma nei gelati
Negli altri gelati a stecco, nei sandwich e nei coni le aziende impiegano quasi tutte come materia grassa l’olio di cocco e quello di palma. A volte gli oli tropicali si usano per realizzare la copertura al cioccolato, oppure il biscotto o la cialda. Per esempio, Algida Big Milk nella forma di gelato a stecco contiene solo panna, mentre in versione biscotto contiene olio di cocco e di palma. Va detto chiaramente che palma e cocco non sono ingredienti imprescindibili per la formulazione della copertura al cioccolato. Nei gelati Esselunga la copertura è preparata con zucchero, burro di cacao, latte intero in polvere, pasta di cacao, burro anidro, emulsionante (lecitine di soia) e aromi.
La conclusione della nostra rilevazione mostra in modo sin troppo evidente che ormai la maggior parte dei gelati da passeggio – oltre il 90% – contiene oli vegetali. Nella quasi totalità dei casi si tratta di olio di cocco, abbinato spesso al palma, (35% dei gelati) oppure a olio di girasole o arachidi.
Per quanto riguarda il prezzo, la presenza o assenza dell’olio di palma e cocco, che costano decisamente meno della panna, sembra un elemento ininfluente. Le variabili che incidono sul prezzo di vendita sono altre, tra le più importanti ricordiamo la notorietà della marca. Basta fare un confronto tra tre stecchi gelato simili per rendersene conto.
Prendiamo come riferimento il prodotto leader di mercato Magnum Classico firmato Algida, la nuova proposta Sammontana NonMordere e il Maxi Stecco firmato da Esselunga. Se il gelato Algida costa 10,67 €/kg, il secondo arriva a 12,83 €/kg, mentre il gelato Esselunga scende a 7,31 €/kg. In termini percentuali possiamo dire che Magnum costa il 45% in più rispetto al gelato Esselunga mentre Sammontana NonMordere arriva al 75%. Il paradosso è che lo stecco della catena di supermercartiu è l’unico a impiegare una buona percentuale di panna (14%), latte e burro, senza traccia di oli vegetali che nvece trovano ampio spazio negli altri stecchi.
Questa lista di gelati preparati solo con panna, burro e latte. Sicuramente è incompleta: mandateci le vostre segnalazioni con la foto dell’etichetta.
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analisi di mercato
il paragone ALGIDA – ESSELUNGA non mi pare centrato sulla questione “palma”.
Confrontando COPPA DEL NONNO e GELATO AL CAFFE’ ESSELUNGA, due prodotti top per qualità ed identici negli ingredienti (non c’è palma!), scopriamo una differenza di prezzo abissale: 8€ contro 4,3€.
Il palma quindi non è ciò che per questi prodotti discrimina il prezzo, la differenza è 100% marketing sia per quelli da me citati che nei prodotti citati in articolo.
Ho mia figlia, di 5 anni, allergica al cocco e derivati ed frutta a guscio… grazie al “risparmio” delle aziende sn costretta a non poterle comprare un gelato in giro, se non granite o ghiaccioli. X fortuna lei è molto intelligente e attenta, a differenza di qualche adulto!!! Scusate lo sfogo, ma sn parecchio irritata
Mi sembra che gli stecchi a marchio Conad siano prodotti da Sammontana come gli stecchi Esselunga, credo quindi che anche questi dovrebbero rientrare nella categoria di quelli di maggior qualità.
Giovanni
Premetto che sono intollerante al lattosio e, a causa di ciò, mi devo spesso “svenare” per prodotti che non lo contengano, come i gelati di soia. A seguito del Vs interessante articolo ho verificato gli ingredienti dei gelati di soia della Valsoia: triste sorpresa…. anche qui OLIO DI COCCO:
Ingredienti
Estratto di soia (56%) (acqua, semi di soia (8,2%), sale marino), zucchero, sciroppo di glucosio, destrosio, grasso vegetale (cocco), succo di amarena ricostituito (1,5%), emulsionanti: mono- e digliceridi degli acidi grassi – esteri di saccarosio degli acidi grassi, stabilizzanti: alginato di sodio – farina di semi di carrube – gomma di guar – pectina, colorante: rosso di barbabietola, aromi, correttore di acidità: acido citrico…..
visti i prezzi non indifferenti lo trovo vergognoso.
I gelati Valsoia hanno la caratteristica di essere 100% vegetali per cui ASPETTARSI la presenza di panna credo non sia proprio coerente……
E poi scusa se tu se intollerante al lattosio che tipo di grasso vorresti? la panna?
Ma i mono e digliceridi degli acidi grassi non derivano dall’olio di palma? Essendo il più economico in circolazione non credo ne usino di altro tipo… O sbaglio?
credo proprio sia così
In Veneto, c’è l’Azienda Latte Busche che produce molti tipi di gelato (attenzione, non tutti però) senza olio di palma o di cocco, ma utilizzando solo latte intero e panna. Non so,però, se questi prodotti siano venduti anche fuori regione.
ma un gelato con latte fresco non esiste?
allora meglio un buon frullato fatto in casa e surgelato nelle formine,
ci vuol poco a farlo, costa poco ed è tutta salute……
Ho trovato che l’Häagen-Dazs è quasi privo di olio di cocco, mentre di palma non c’è n’è traccia.
Da “gelato tipico all’italiana” si è passati a “gelato tipico alla indonesiana, o alla ghanese” ahahah 😀