Nella settimana n°19 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 73 (16 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
Nell’elenco dei prodotti distribuiti in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: mercurio in pesce occhione (pagellus bogaraveo) refrigerato dal Marocco; presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in carne di manzo refrigerata dall’Irlanda; mercurio in pesce spada (Xiphias gladius) dalla Spagna; cadmio in polpo congelato (Octopus Membranaceus) dal Vietnam; residui medicinali veterinari vietati (nitrofurani – metabolita, furazolidone – AOZ) in scampi refrigerati dalla Danimarca; residui medicinali veterinari vietati (metronidazolo) in materie prime per mangimi a base di siero di latte in polvere dai Paesi Bassi, con materie prime provenienti da Germania.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: istamina in tonno pinna gialla refrigerato dalla Spagna; livello di migrazione globale troppo alto da tappi di plastica cinesi; cattivo stato di conservazione dei chicchi di caffè provenienti dall’India; aflatossine in semi di melone dalla Nigeria; migrazione di nichel e manganese da barbecue cinese; sostanza non autorizzata (propargite) in tè nero dall’India; istamina in sgombri (Scomber scombrus) dal Marocco; sostanza non autorizzata (propargite) in tè verde dall’India; aflatossine in nocciole; residui di pesticida (permetrina) in peperoncino fresco dal Vietnam; residui di pesticida (procimidone) in peperoni verdi provenienti dalla Cina.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Danimarca segnala un’allerta per Campylobacter spp. in rucola fresca; la Svezia segnala un’allerta per residui di pesticida (clorpirifos) in carote.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione