Un anno dopo averlo autorizzato, l’Environmental Protection Agengy (EPA) statunitense ha chiesto alla Corte d’appello di poter revocare l’autorizzazione all’uso dell’erbicida Enlist Duo della Dow Chemical. Il prodotto contiene oltre al glifosato il 2,4-D (acido 2,4-diclorofenossiacetico), che quest’anno è stato classificato come “potenzialmente” cancerogeno, un gradino sotto il livello di rischio del glifosato, classificato come “probabilmente” cancerogeno, dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’Enlist Duo è commercializzato in tandem con alcuni semi geneticamente modificati di recente autorizzazione e, secondo le previsioni della stessa EPA, sarebbe destinato ad aumentare da tre a sette volte il consumo di 2,4-D.
Come riferito da Il Fatto Alimentare, in un articolo pubblicato in ottobre dal New England Journal of Medicine, Philip J. Landrigan, del Dipartimento di salute pubblica dell’Università di Harvard, e Charles Benbrook, economista agricolo della Washington State University, avevano chiesto all’EPA di rivedere la decisione. Secondo gli studiosi si trattava di un parere presa frettolosamente, basandosi su dossier mal progettati e superati, e su una valutazione incompleta degli effetti sull’uomo e sull’ambiente. Oggi, è l’EPA ad ammettere che, secondo nuove informazioni di cui dispone non fornite da Dow Chemical in precedenza, il diserbante Enlist Duo è più tossico di quanto si pensasse per le piante circostanti e sarebbero necessarie misure di impiego più rigorose da parte degli agricoltori. In un comunicato, Dow Chemical si è detta disponibile a cambiare le indicazioni d’uso in etichetta, continuando a difendere la compatibilità ambientale del suo erbicida, anche nei confronti delle specie vegetali minacciate o in via di estinzione.