Sicurezza alimentare: nuove norme dalla FDA per l’importazione e la coltivazione dei prodotti. Troppi americani colpiti da patologie
Sicurezza alimentare: nuove norme dalla FDA per l’importazione e la coltivazione dei prodotti. Troppi americani colpiti da patologie
Beniamino Bonardi 20 Novembre 2015La statunitense Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato le nuove regole sugli standard di sicurezza da rispettare nelle aziende agricole, i sistemi di controllo degli alimenti importati e il programma di accreditamento dei certificatori di impianti produttivi alimentari all’estero. Le norme sono state emanate in attuazione del “Food Safety Modernization Act” (FSMA), la legge di riforma del sistema di sicurezza alimentare approvata nel 2011.
Le regole per le aziende agricole riguardano la coltivazione, la raccolta, l’imballaggio e la conservazione degli alimenti, stabilendo requisiti per la qualità dell’acqua, la salute e l’igiene dei lavoratori, gli animali selvatici e domestici, i concimi biologici di origine animale, le apparecchiature e gli edifici. L’obiettivo dei nuovi standard, per il cui raggiungimento la FDA consente “un’adeguata flessibilità”, è di ridurre al minimo il rischio di malattie gravi e di morte in seguito al consumo di alimenti contaminati.
Per i programmi di verifica dei fornitori esteri, la FDA ha stabilito che spettano agli importatori le verifiche e il controllo delle conformità agli standard di sicurezza statunitensi. Tra gli interventi previsti, vi sono le ispezioni degli impianti dei fornitori, analisi di campioni, controllo degli standard di sicurezza più rilevanti.
Per evitare l’arrivo di cibi dannosi negli Stati Uniti, la FDA può chiedere, in determinate circostanze, che la merce sia accompagnata da un documento rilasciato da un ente certificatore terzo accreditato. Al riguardo è stato messo a punto un programma per l’accreditamento degli auditor che devono valutare gli impianti alimentari esteri e i loro articoli.
Nel 2013, il Dipartimento dell’Agricoltura Usa ha stimato che i prodotti alimentari importati rappresentavano il 19% delle forniture totali, mentre per la frutta fresca rappresentavano circa il 52% e per la verdura il 22%.
I Centers for Disease Control and Prevention statunitensi stimano che ogni anno, negli Usa, 48 milioni di persone, pari ad un americano su sei, siano colpiti da malattie di origine alimentare: circa 128.000 vengono ricoverati in ospedale e i decessi sono circa tremila.
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