La Pasta all’uovo non è tutta uguale: le Emiliane Barilla sono leader di categoria, Agnesi la più cara, la pasta Carrefour quella con più proteine
La Pasta all’uovo non è tutta uguale: le Emiliane Barilla sono leader di categoria, Agnesi la più cara, la pasta Carrefour quella con più proteine
Redazione 11 Giugno 2015Il Fatto Alimentare ha preso in esame alcuni tipi di pasta di semola all’uovo (fettuccine e tagliatelle) confrontando le marche leader di mercato con alcuni dei prodotti dalle catene di supermercati che comunque rappresentano il 24% della pasta all’uovo acquistata in ipermercati, supermercati e piccoli punti vendita. Si tratta di pasta in diretta concorrenza con le Emiliane Barilla prodotto leader con una quota pari al 43% in valore. In linea teorica tra le varie confezioni non ci sono grandi differenze visto che la percentuale di ingredienti e le caratteristiche nutrizionali sono previste da una normativa specifica e infatti risultano molto simili. Nonostante ciò il prezzo sullo scaffale subisce oscillazioni rilevanti (vedi tabella sotto).
La legge è molto precisa quando dice che pasta all’uovo deve essere prodotta esclusivamente con semola e almeno quattro uova di gallina, prive di guscio, per un peso complessivo non inferiore a 200 grammi ogni chilo di farina. Le uova possono essere sostituite da una quantità identica di ovoprodotto (uova fresche pastorizzate confezionate in bottiglia o in tetrapak e vendute anche al dettaglio), mentre il contenuto minimo di proteine deve essere del 12,50%.
Dall’analisi delle etichette si rileva che il profilo nutrizionale è abbastanza simile anche se Carrefour e De Cecco sono i prodotti con il più elevato contenuto in proteine. La percentuale di uova è praticamente la stessa per tutti i formati (28% circa). Le differenze percepibili dal consumatore in base alle informazioni riportate sulla confezione, sono legate al processo produttivo e al tipo di ingredienti utilizzati. Barilla focalizza l’attenzione sul benessere animale e per questo dichiara la provenienza “galline allevate a terra”. La stessa nota viene evidenziata da De Cecco per aumentare l’appeal verso i consumatori attenti alle tematiche del benessere animale.
Un altro elemento distintivo è la lavorazione effettuata con una trafilatura al bronzo che conferisce rugosità e una texture particolare alla superficie esterna della pasta, utilizzata da Barilla, De Cecco e Bennet. Agnesi invece evidenzia l’uso di una sfoglia più ruvida a stesura lenta. De Cecco si differenzia da tutte le altre marche perché impiega un processo di essiccamento lento e a basse temperature, che salvaguarda meglio il contenuto di proteine e caratterizza da sempre questa marca. Il prezzo più elevato spetta ad Agnesi Festaiola con 1,34 € (confezione da 250g), mentre il più basso si registra per Coop con 0,85 €.
Claudio Troiani
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