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Il progetto SUCCIPACK, finanziato dall’UE, per creare materiali innovativi per l’imballaggio con il PBS

Un polimero semicristallino fabbricato tramite la fermentazione batterica potrebbe rivoluzionare il mondo del confezionamento alimentare. Si chiama PBS, acronimo di polibutilene succinato, ed è un polimero semicristallino ottenuto attraverso la fermentazione batterica che presenta notevoli proprietà meccaniche, termomeccaniche e di permeabilità.

 

Consapevoli della grande validità del materiale, nel gennaio 2012, 18 aziende europee hanno aderito al progetto SUCCIPACK (“Development of active, intelligent and sustainable food PACKaging using PolybutyleneSUCCInate”), finanziato dall’UE, per creare materiali innovativi destinati  all’imballaggio degli alimenti, ed eliminare progressivamente le confezioni a base di carburanti fossili a favore di soluzioni a base biologica.

 

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Il polibutilene succinato PBS è un polimero fabbricato dalla fermentazione batterica dalle notevoli proprietà

A due anni di distanza, gli obbiettivi principali sono stati raggiunti: possibilità di creare confezioni mediante acido succinico al 100 %, biodegradabili e riciclabili, con un impatto in termini di sicurezza alimentare minimo rispetto alla plastica tradizionale. Il PBS biologico si può produrre facilmente a partire da materiale cellulosico e fonti rinnovabili di biomassa vegetale (piante , scarti da potatura e rifiuti vegetali)  e si prevede che in futuro la capacità produttiva aumenterà.

Le confezioni a base di PSB sono state testate su prodotti alimentari, come il formaggio, le verdure pronte, la carne e il pesce. I benefici previsti in termini di deperibilità sono quantomeno comparabili alle confezioni attuali e a volte hanno  prestazioni migliori.

 

Altro punto a favore la possibilità di utilizzarlo per produrre pellicole, vassoi e sacchetti con  le stesse tecnologie che usano attualmente per i materiali di imballaggio tradizionali – iniezione, formatura, estrusione film soffiato e termoformatura – senza necessità di cambiare il processo produttivo.

 

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La commercializzazione dovrebbe cominciare entro due anni

La commercializzazione dovrebbe cominciare entro due anni anche se nella prima fase, il PBS  sarà un misto di materie prime petrolchimiche e biologiche. In seguito le confezioni conterranno sempre di più materiale biologico.

 

La posta in gioco è alta: se avrà successo, lo sfruttamento commerciale del PBS nell’industria darebbe all’Europa un vantaggio competitivo su USA e Asia.

 

Luca Foltran

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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Stefano
17 Aprile 2015 09:13

Anche noi di Oltr3 siamo convinti che il futuro dell’imballaggio sia un packaging ecosostenibile e rispettoso per l’ambiente, per questo stiamo implementando nuovi materiali e tecnologie tra cui il PBS, per ottimizzare i nostri prodotti!