Nella settimana n°46 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 63 (16 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: istamina in sgombro in scatola in salsa di pomodoro dalla Bulgaria; mercurio in pesce spada congelato dal Portogallo che è stato anche richiamato dai consumatori.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: presenza di Salmonella typhimurium in carne di tacchino italiana (diffusa anche in Ghana); istamina in filetti di tonno provenienti da Spagna; cadmio in seppia (Sepia pharaonis) intera congelata dalla Tailandia; Salmonella in mangime di carne destinato all’allevamento dal Regno Unito.
Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: Salmonella spp. in salvia dall’Albania; operatore non autorizzato per bevande a base di latte e di tè dalla Cina; residui di pesticida (carbendazim) in riso basmati parboiled dall’India; certificato sanitario improprio per tre lotti di arachidi in guscio provenienti dall’Egitto; livello di migrazione globale troppo alto da tappi per bottiglie cinesi; residui di pesticida (acetamiprid) in melograno dalla Turchia; Salmonella spp. in semi di finocchio egiziani; aflatossine in pistacchi provenienti dagli Stati Uniti.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, il Regno Unito segnala riso infestato da acari.
Valeria Nardi
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Come faccio a sapere se le due scatolette di sgombro che ho sono da buttare?
E quali potrei comprare?
Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. L’Italia non è tra questi; cioè neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta. Abbiamo chiesto più volte alle catene di supermercati e al Ministero che questi dati fossero resi pubblici. Potrebbe recarsi presso il punto vendita in cui ha comprato il prodotto e chiedere se lo hanno ritirato dal mercato. I supermercati per legge devono informare i clienti e attaccare dei manifesti con i dati del prodotto richiamato.