Le aziende italiane del settore alimentare si alleano per ottenere giustizia grazie all’azione collettiva promossa da Unilegion, specialista europeo in class action. L’obiettivo è farsi risarcire per i danni causati dal cartello del cartone ondulato, che ha imposto aumenti speculativi dei prezzi tra il 2004 e il 2017. Circa il 60% del cartone ondulato prodotto in Italia è destinato al comparto alimentare, utilizzato per imballare prodotti freschi come carne, pesce, ortofrutta e bevande. L’Italia, seconda solo alla Germania per produzione, ha subito pesanti ripercussioni economiche a causa del cartello che coinvolgeva 34 produttori, successivamente sanzionati dall’AGCM (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). Come riportato sul sito dei promotori: “Il 17 luglio 2019, a seguito di una approfondita indagine durata circa due anni, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha inflitto sanzioni per un totale di 287 milioni di euro a numerosi produttori di fogli e scatole di cartone ondulato per aver formato cartelli illegali nel periodo compreso tra febbraio 2004 e marzo 2017. La decisione dell’AGCM è stata ampiamente confermata dal TAR del Lazio nella sentenza del 24 maggio 2021.”
Le aziende del food & beverage, da anni impegnate nell’uso di materiali sostenibili, sono tra le più colpite. Gli aumenti dei prezzi legati al cartello sono stimati tra il 10% e il 20%, con un impatto diretto sui costi operativi e sui margini delle imprese, in particolare delle PMI (piccole e medie imprese).
Risarcimenti per le imprese
Unilegion ha lanciato un appello alle aziende italiane affinché si uniscano all’azione legale collettiva. Questo strumento potrebbe consentire di accedere a risarcimenti significativi senza anticipare costi legali. Si stima che i potenziali risarcimenti, anche per le piccole imprese, possano superare i 100.000 euro. “La nostra azione mira a tutelare le aziende danneggiate, garantendo il massimo risarcimento possibile senza rischi finanziari”, spiega Luisa Capitanio, Country Director di Unilegion.
L’azione è sostenuta da un team di esperti del settore, tra cui lo studio legale Trevisan & Cuonzo, l’avvocato Nicolò Manzini, e gli economisti di fama internazionale di Charles Rivers Associates. Questi professionisti si impegnano a garantire un approccio efficace e mirato per ottenere i migliori risultati.
Come partecipare alla class action
Le aziende interessate possono aderire visitando il sito web dedicato. Secondo i promotori, questa class action (che fino ad ora ha raccolto 200 adesioni) rappresenta non solo un’opportunità per il risarcimento dei danni subiti, ma anche un importante segnale contro le pratiche anticoncorrenziali.
© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com, Unilegion.it
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione