Sono quasi 252mila le persone celiache a oggi diagnosticate, ma i casi totali potrebbero essere più del doppio. Lo rivelano i dati, riferiti al 2022, dell’ultima Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia del Ministero della Salute, presentata lo scorso 28 marzo dal ministro Orazio Schillaci. Si stima infatti che in Italia la popolazione celiaca si aggiri intorno ai 600mila individui: la prevalenza della patologia è infatti dell’1% circa.
I dati della Relazione annuale sulla celiachia
In Italia, secondo i dati del 2022, risultano diagnosticati 251.939 celiaci. Il 70% (176.054) di essi appartiene alla popolazione femminile, mentre il restante 30% (75.885) a quella maschile. La maggior parte delle persone celiache vive in Lombardia, che da sola ospita oltre 46mila individui diagnosticati (18,4%), seguita da Lazio e Campania, che rispettivamente contano più di 25mila e oltre 24mila celiaci. La maggior parte delle persone diagnosticate ha un’età compresa tra i 18 e i 59 anni (67%).
La prevalenza media nazionale, quindi, è dello 0,43%, ben al di sotto di quella stimata dell’1%. La provincia autonoma di Trento e le regioni Toscana e Valle d’Aosta registrano la prevalenza più elevata, con lo 0,54%, mentre quella più bassa si osserva invece in Veneto, con lo 0,34%. Per quanto riguarda la prevalenza all’interno dei due sessi, si osserva che quella nella popolazione femminile è dello 0,58% e quella maschile è dello 0,26%.
L’ultima relazione al Parlamento, infine, mostra una ripresa delle diagnosi nel 2022. Nel 2020 e nel 2021, infatti, si è verificata un’importante diminuzione delle diagnosi di celiachia (rispettivamente 7.729 e 8.582), dovuta ovviamente alle difficoltà di accesso a visite ed esami specialistici a causa della pandemia. Nel 2022 il saldo delle diagnosi è salito a 10.210, vicino alle 11.179 del 2019.
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È bello leggere il vostro articolo sui celuaci. Se non cè una diagnosi precoce la vita di queste persone viene intaccata in maniera così inciva da condurre alla morte.Non esiste infatti assorbimento dei nutrienti per la vita. Credo di essere una fortunata perché nel periodo storico della mia infanzia non esistevano duagnisi di celiachia arrivata solo nel 1992 quando ancora le persone “normali” ti guardavano come un marziano.
Ciao