In Brasile McDonald’s deve pagare una multa di 1,3 milioni di euro per pubblicità ingannevole. La multinazionale del fast-food è stata accusata dalla fondazione di difesa del consumatore Procon di San Paolo di diffondere cattive abitudini alimentari ai bambini.
La critica è rivolta agli Happy Meal, la formula di pasto studiata per i clienti più piccoli e composta da un panino, una porzione di patatine, una bibita e un giocattolo in omaggio. È proprio il gadget dato in regalo, richiamato nelle numerose campagne pubblicitarie della catena di locali fast-food, che viene considerato responsabile di attirare l’attenzione dei bambini con l’inganno (secondo il tribunale).
I rappresentanti dell’azienda, “certi di rispettare tutte le vigenti regole e legislazioni, sia in tema di comunicazione che di pratiche commerciali” hanno replicato ai giudici, dicendo che “questi giochi possono essere acquistati anche separatamente, senza l’acquisto di cibo”.
McDonald’s Italia ricorda inoltre che i messaggi pubblicitari dell’Happy Meal includono sempre la frutta e la verdura, oltre alle bevande senza zucchero, come alternativa a patatine fritte e bibite gasate. La società ritiene inoltre di avere clienti “intelligenti e capaci di prendere la decisione giusta per le propria famiglia”.
Non occorre però essere esperti di marketing per sapere che i bambini sono attirati, più che dal ridotto numero di calorie del pasto, dal gioco che viene regalato.
Purtroppo abbinare gadget ai prodotti alimentari destinati ai più piccoli è una abitudine di molte aziende. In Italia si arriva al paradosso che per alcuni prodotti molto gettonati dai bambini l’interesse del giocattolo prevale sul cibo.
Foto: Photos.com
© Riproduzione riservata
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione