Epidemia di listeriosi in cinque paesi europei collegata a mais e ortaggi surgelati prodotti in Ungheria. 47 persone colpite dal 2015, 9 morti
Epidemia di listeriosi in cinque paesi europei collegata a mais e ortaggi surgelati prodotti in Ungheria. 47 persone colpite dal 2015, 9 morti
Giulia Crepaldi 5 Luglio 2018Un focolaio di listeriosi che dal 2015 sta interessando cinque paesi europei sembra essere stato causato da ortaggi surgelati prodotti in un impianto di trasformazione in Ungheria. Finora sono stati individuati 47 casi di infezione da Listeria monocytogenes riconducibili alla stessa fonte, di cui 9 fatali, distribuiti tra Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito. Lo rivela un rapporto dell’Ecdc diffuso dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare.
In un primo momento, le autorità sanitarie al lavoro sul caso, avevano pensato che l’unica fonte alimentare dell’infezione fosse il mais surgelato. Ulteriori analisi hanno riscontrato la presenza degli stessi ceppi Listeria monocytogenes in altri ortaggi surgelati (mix di verdure, spinaci e fagiolini) prodotti nello stesso impianto tra il 2016 e il 2018.
Questi risultati suggeriscono la presenza di una contaminazione ambientale persistente all’interno dell’impianto di trasformazione ungherese, nonostante le procedure di pulizia e disinfezione standard fossero condotte regolarmente. Le indagini sono ancora in corso per identificare i punti esatti di contaminazione della catena di produzione all’interno dello stabilimento.
In attesa della conclusione delle indagini di laboratorio, l’Ufficio ungherese per la sicurezza della catena alimentare ha sospeso tutte le attività nello stabilimento al centro del focolaio e bloccato la commercializzazione di tutta la verdura surgelata prodotta tra l’agosto 2016 e il giugno 2018. Tutti i prodotti sono stati immediatamente richiamati e ritirati dai supermercati.
Secondo le autorità sanitarie, non si esclude la possibilità che possano verificarsi nuovi casi di listeriosi riconducibili a questo focolaio. Il lungo periodo di incubazione della Listeria monocytogenes (fino a 70 giorni), la lunga durata di conservazione dei surgelati e il possibile consumo di mais e altre verdure scongelate senza cottura prima del richiamo sono fattori che possono contribuire all’insorgenza di altre infezioni.
Per ridurre il rischio d’infezione, è sempre raccomandabile cucinare accuratamente le verdure surgelate non pronte al consumo, anche quando vengono normalmente consumati senza cottura. Questi consigli valgono soprattutto per le fasce di popolazione a più alto rischio di contrarre la listeriosi come anziani, donne in gravidanza, neonati e adulti con basse difese immunitarie.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.