Antitrust sanziona tre siti di e-commerce specializzati in integratori per sportivi per vendita di prodotti non autorizzati. Oltre 300 mila euro di multa
Antitrust sanziona tre siti di e-commerce specializzati in integratori per sportivi per vendita di prodotti non autorizzati. Oltre 300 mila euro di multa
Giulia Crepaldi 20 Giugno 2018L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha multato per un totale di 330 mila euro i siti www.myprotein.it, www.musclenutrition.com e www.prozis.com per pratica commerciale scorretta. I tre portali distribuivano online integratori alimentari non autorizzati dal Ministero della salute, lasciando intendere ai consumatori che la commercializzazione fosse legale nel nostro Paese. I tre siti di e-commerce colpiti dai provvedimenti dell’Antitrust sono specializzati nella vendita di prodotti e integratori per sportivi.
Il sito www.myprotein.it è finito nel mirino dell’Antitrust in seguito a una segnalazione. Sul portale erano venduti senza autorizzazione gli integratori Glucosamina solfato, 5-htp, L-Teanina, Alfa-Lipoico e T Matrix. Allo stesso modo i prodotti Anadrox, Lipocide IR Evogen, Novaldren XT e PCT rx erano commercializzati senza notifica su www.musclenutrition.com, mentre sul noto sito per sportivi www.prozis.com erano presenti gli integratori non autorizzati Xcore TesToid, Acido Alfa Lipoico, Cutgenic for woman, Okygen maca e Saw palmetto.
L’Agcm ha rilevato come in tutti i casi fosse i consumatori potevano acquistare integratori che non avevano seguito la corretta procedura di notifica al Ministero della salute. La notifica attesta la sicurezza e la corretta informazione ai consumatori prima dell’immissione in commercio. Secondo la normativa vigente (*) per commercializzare un nuovo integratore sul mercato italiano, anche se questo è già venduto e autorizzato in altri Paesi dell’Unione europea, è necessario sottoporre l’etichetta al Ministero, che una volta dato parere positivo, lo inserisce nel “Registro integratori”.
Secondo quanto riportato nel provvedimento dell’Antitrust contro www.myprotein.it, la vendita di integratori senza aver seguito l’iter obbligatorio di notifica “configura una pratica commerciale ingannevole in quanto idonea a lasciar credere erroneamente ai consumatori che gli integratori in questione siano commercializzabili in Italia, avendo superato gli specifici controlli da parte del Ministero della Salute normativamente previsti.”. Considerazioni analoghe sono riportate anche nei provvedimenti agli altri due siti.
Per queste ragioni, l’Agcm ha sanzionato il sito www.myprotein.it con una multa di 260 mila euro, www.musclenutrition.com per 20 mila euro e www.prozis.com per 50 mila euro. Inoltre, a www.myprotein.com è stata comminata un’ulteriore sanzione amministrativa da 70 mila euro perché alcuni termini del contratto di vendita violano i diritti dei consumatori.
(*) Nota: Articolo 10 del Decreto Legislativo 21 maggio 2004 n. 169 di “Attuazione della direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari”
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Anche questo articolo lascia intendere cose non corrette: per la messa in vendita basta mandare la notifica al ministero il che non significa che il prodotto è sicuro e/o vendibile in Italia ma solo che si richiede al ministro di valutarne la rispondenza alla normativa di legge. Siccome passano mesi prima del benestare (per non dire anni) in commercio si possono trovare prodotti definiti “borderline”. Solo una minoranza degli integratori sul mercato è effettivamente inserito nel registro del ministro della salute. Il fatto di non aver mandato la notifica non significa che il prodotto non è vendibile, Glucosamina solfato, 5-htp, L-Teanina, Alfa-Lipoico, Okygen maca, Saw palmetto sono integratori assolutamente sicuri e vendibili (penso sia stato solo un problema burocratico), gli altri effettivamente possono contenere sostanze più ambigue. Rimane poi il fatto che non si può multare che li vende ma chi li produce, sono loro che ne hanno la responsabilità. Non penso che si multi un supermercato perchè mette in commercio un prodotto che non rispetta la normativa ma il produttore, solo che quando si parla di integratori c’e’ sempre da fare notizia. Segnalare questi eventi è comunque importante per sensibilizzare i consumatori a farsi responsabili su ciò che assumono.
Passano 90 gg da quando si invia la notifica al ministero e dopo per legge è tacito assenso. L’elenco integratori sul sito del ministero è pubblico e di facile consultazione li trovi anche in ordine alfabetico per produttore……e Si la legge punisce anche chi li commercia i prodotti non conformi alle normative. Non si gioca a scarica barile sulla pelle degli altri in Italia!
Le informazioni che indica non corrispondono al vero: per la commercializzazione in Italia è obbligatoria la notifica al Ministero della Salute, procedura che permette un monitoraggio di tutti i prodotti. Inoltre la gran parte dei prodotti notificati è inserita nel registro. I controlli non sono perfetti, ma i prodotti segnalati in buona parte sarebbero stati vietati se portati all’attenzione del Ministero.
Un integratore alimentare non notificato non può essere commercializzato in Italia, e nei supermercati tutti i prodotti sono notificati. Quindi chi dà l’impressione che un integratore alimentare sia venduto legalmente in Italia o verso l’Italia senza averlo notificato inganna il consumatore. Quel prodotto, senza notifica, non è legamente sul mercato.
Rimango sempre interdetta.
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Aurora