Dopo 20 minuti di spesa e un carrello pieno all’inverosimile, finalmente arrivo nel corridoio delle bevande per acquistare una decina di confezioni piccole di succo d’arancia 100% da bere in redazione nei momenti di relax. Non ci sono! Allora decido di comprare le confezioni da litro e qui comincia la guerra delle etichette perché è davvero complicato individuare il prodotto giusto.
Zuegg propone due confezioni di Skipper, praticamente identiche, con la stessa immagine di un’arancia tagliata a metà. La prima reca in basso in modo ben visibile la scritta “arancia”, la seconda “arancia rossa”. Osservando meglio si scopre che sulla prima c’è scritto “succo 100% senza zuccheri aggiunti” mentre sulla seconda non compaiono diciture particolari, perchè si tratta di una bevanda con il 35% di succo di arancia allungato con acqua e ritoccato con zucchero e alcuni additivi.
Sullo scaffale a fianco ci sono tre proposte : Santal Arancia rossa, Santal Ace e Santal 100% arancia bionda. Anche in questo caso il problema è lo stesso, le fotografie sono molto simili confondono le idee anche se va detto che la scritta 100% arancia bionda è più visibile. Anche Coop propone lo stesso meccanismo: le fotografie sulle confezioni di Arancia 100% e Arancia rossa sono troppo simili. In questo caso però la dicitura 100% è sicuramente ben indicata sull’etichetta e le possibilità di errore sono minori.
L’assurdo della storia è che i prezzi dei due succhi Skipper sono pressoché identici tra di loro, e anche il listino dei tre succhi Santal e dei succhi Coop sono uguali tra di loro. Insomma nessuna differenza significativa di listino ma grande differenza di prodotto.
Quando sull’etichetta compare la scritta 100%, vuol dire che il prodotto è ottenuto da succo di arancia concentrato (in genere importato dal Brasile), che viene diluito con acqua fino ad arrivare alla medesima composizione della spremuta vera. Per le altre confezioni il discorso è molto diverso, si tratta di bevande con il 25-30% di succo diluito con il 65-70% di acqua, zucchero e in qualche caso anche addensanti e coloranti. Nell’elenco degli ingredienti infatti il primo nome e acqua.
Io quando compro non ho dubbi, ma mi rendo conto che fare confusione è molto facile.
Roberto La Pira
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Aggiungo….
http://corvigo.blogspot.it/2011/01/le-pozioni-magiche.html
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http://corvigo.blogspot.it/2008/07/rosso-allura-volont.html
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http://corvigo.blogspot.it/2009/12/il-festival-del-rosso-allura.html
http://corvigo.blogspot.it/2009/04/il-ritorno-del-rosso-allura.html
Morale della favola caro Roberto e’ bere delle sane spremute d’arance fresche nella giusta stagione,periodo in cui la vitamina C giova all’organismo o no?
Poi permettimi un piccolo appunto non sarebbe piu’ un articolo da periodo invernale cosi da invitaare i consumatori meno attenti alla stagionalita’ all’acquisto di un prodotto fresco rispetto ad un brik?
Tanti saluti vi seguo sermpre siete grandi.
E d’estate che ti bevi per la stagionalità??
L’ESTATE E’RICCA DI FRUTTI DA POTER CENTRIFUGARE A CASA E GODERSELI BELLI FRESCHI VEDI MELONI,ANGURIE,PESCHE,ADESSO LE CILIEGE CON UN PO’ DI PAZIENZA MA CLAUDIO LEM ARANCE NO PROPRIO NO.POI VOLENDO PUOI ABBINARE ANCHE DELLA VERDURA TI CONSIGLIO SE PUOI BIOLOGICA TIPO CAROTE,POMODORI E MAGARI QUALCHE FRUTTO ESOTICO
Però detto questo mi sarei aspettato qualcosa di più.
E’ vero che oramai fa quasi tutto schifo, ma qualcosa di positivo ci sarà pure o no ???
Intendo … quali sono “acquistabili” ? Io ad esempio prendo l’ACE di Santal, mi sembra quello che non abbia addittivi se non “aromi” e mi sembra anche che sia non sa concentrato. Riguarderò l’etichetta.
Il punto non è se sia meglio o meno una spremuta fatta in casa, perchè la risposta va da sè. Il punto è che cmq la gente ( me compresa) acquista ANCHE questi prodotti ( e tra parentesi io la spremuta d’arancia e di pompelmo la faccio tutto l’anno anche se vengono da cipro, dal Cairo e da Israele). La cosa importante è che per chi compra possa esserci una buona informazione e sapere che quando si acquista un determinato prodotto potrebbe contenere acqua al primo posto.