Mano femminile prende bottiglia di latte fresco dal banco frigo di un supermercato

Quanto costa un litro di latte fresco a Roma? Entrando in un supermercato c’è solo l’imbarazzo della scelta. A fianco del prodotto della Centrale del latte di Roma troviamo marche meno note e anche le bottiglie firmate dalle catene dei supermercati che in offerta costano quasi la metà.

Si tratta di una quota significativa visto che, secondo il nostro rilevamento, questi prodotti si trovano nella maggioranza dei supermercati medio grandi, e le vendite hanno raggiunto una certa importanza. Considerando quelli ben strutturati, che in genere appartengono a una catena a diffusione nazionale (vedi tabella), la quota sul venduto può superare il 15 %, e arriva a livelli superiori se si conteggiano i negozi che hanno le marche proprie.

Siamo di fronte a cifre elevate, tenendo presente che per un prodotto “delicato” come il latte fresco, la marca è sinonimo di qualità e riveste una particolare importanza agli occhi del consumatore. Certo la fiducia nell’insegna è importante, ma molto più significativo è il prezzo. Il listino medio di un litro di latte di Alta Qualità con la marca del supermercato è 1,12 euro (senza considerare le bottiglie in promozione a 0,89 euro di Carrefour).

Prezzi del latte a confronto

Nella tabella abbiamo confrontato il prezzo della bottiglia della Centrale del Latte di Roma di Alta Qualità (il più venduto in città a un prezzo medio di 1,68 euro), con le confezioni che hanno il marchio del supermercato. Il dato più evidente è che la bottiglia della Centrale costa il 50% in più.

A questo punto abbiamo voluto vedere chi sono i produttori dei vari marchi. Il nome non è sempre indicato per esteso, perché a volte compare solo l’indirizzo dello stabilimento. Decodificando l’etichetta però si scopre che i nomi sono tutt’altro che sconosciuti: in ordine troviamo Granarolo, Padania Alimenti e la Centrale del latte di Trento.

Marche del supermercato Azienda produttrice
Carrefour Granarolo
Auchan Padania Alimenti srl
Coop Padania Alimenti srl
Conad Latte Trento SCA
Conad Granarolo
Pam e Panorama Granarolo
Billa Padania Alimenti srl
Simply Padania Alimenti srl

Rilevazione condotta nel febbraio 2012

© Riproduzione riservata

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Peppe
Peppe
17 Marzo 2012 12:19

Meglio il latte crudo, è munto in giornata e costa in media 1â

Peppe
Peppe
20 Marzo 2012 23:41

Caro Benito, il naturale si riferisce al fatto che non subisce svariati trattamenti in centrale ma che lo porti a casa così come è munto. Per quanto riguarda i contenitori (PET o Vetro) non credo che sia possibile metterli a disposizione senza che siano sterilizzati, e poi il contenitore uno può portarlo tranquillamente da casa, una bella bottiglia di vetro lavata in lavastoviglie. E’ più o meno dal 2004 che in italia è consentita la vendita di latte crudo e ci sono più di 1000 distributori che erogano in media 150 litri al giorno, ad oggi nessun caso di tossinfezione alimentare è stato legato al consumo di latte crudo (quei famosi 8 casi non sono stati certificati). Certo, il rischio 0 non esiste per nessun alimento, però il fatto che vengano venduti così tanti litri e non si verificano problemi di tossinfezione qualcosa vorrà dire, poi ognuno è libero di scegliere quello che mangiare e bere…

Benito Mantovani
Benito Mantovani
20 Marzo 2012 08:04

Alle affermazioni del signor Peppe, mi permetto di obiettare che tutti i latti sono nutrienti e naturali. Viceversa, per quanto concerne il SANO, mi permetto di obiettare che, mentre i contenitori dei latti pastorizzati sono sterilizzati, non abbiamo nessuna garanzia in merito dei recipienti utilizzati da coloro che si approvvigionano nei distributori di latte crudo.

marina
marina
22 Marzo 2012 12:57

A parte il fatto che di tossinfezioni da latte crudo ce ne sono state e come ! (sentire l’Istituto Superiore di Sanità per averne conferma) mi sembra strano che si leggano solo commenti relativi al latte crudo nel mentre l’articolo ispira una riflessione al confronto tra prodotto di marca e private label, un tema sicuramente più interessante.
Tra l’altro sui rischi del latte crudo ilfattoalimentare ha già avuto modo di occuparsi reiteratamente, anche di recente.

Remigio
Remigio
24 Marzo 2012 18:27

Quello che mi sembra davvero inspiegabile è come sia possibile che la bottiglia della centrale del latte di Roma di alta qualità (prezzo medio 1,68), a 120 km da Roma (Gaeta)costa 1,34!