È finalmente a regime il divieto Ue di utilizzo del Bisfenolo-A (BpA) nei biberon di policarbonato. Grazie al regolamento di esecuzione (UE) n. 321/11 della Commissione “che modifica il regolamento (UE) n. 10/2011 per quanto riguarda le restrizioni d’uso del bisfenolo A nei biberon di plastica”.
La Commissione aveva già adottato questa misura, ma era intervenuta su una direttiva (2002/72/CE) che nel frattempo era stata abrogata dal 1° maggio 2011. Il nuovo regolamento ha così preso il posto della direttiva abrogata (reg. UE n. 10/2011) ma c’era un piccolo problema: non conteneva le restrizioni relative al bisfenolo A.
Il Fattoalimentare.it aveva perciò evidenziato la necessità di aggiornare il divieto di utilizzo del Bisfenolo-A nei biberon di policarbonato.
Il nuovo regolamento di esecuzione UE n. 321/2011 modifica perciò la tabella 1 dell’allegato I al regolamento (UE) n. 10/2011, chiarendo che la sostanza numero 151 (il BpA appunto) è «da non utilizzare per la fabbricazione di biberon di policarbonato per lattanti (*). La restrizione è applicabile a partire dal 1° maggio 2011 per quanto concerne la fabbricazione e a partire dal 1° luglio 2011 per quanto concerne l’immissione sul mercato e l’importazione nell’Unione».
La “svista” della Commissione è valsa a fare slittare di uno-due mesi i divieti (fissati a partire dall’1 marzo 2011, per la fabbricazione, e dall’1 giugno 2011 per l’immissione sul mercato oltre all’importazione dei biberon non conformi alle nuove regole). Poiché il Ministero della Salute ha attuato le misure di salvaguardia con tempestività, i lattanti italiani non correranno perciò alcun rischio legato al ritardo europeo.
Dario Dongo
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(*) Ai sensi dell’articolo 2 della direttiva 2006/141/CE si intendono per “lattanti: i bambini di meno di dodici mesi di età”.