Il vero gelato alla Nutella è un prodotto industriale con poche nocciole e tanto olio di palma. Il cono artigianale si fa in un altro modo e costa di più
Il vero gelato alla Nutella è un prodotto industriale con poche nocciole e tanto olio di palma. Il cono artigianale si fa in un altro modo e costa di più
Roberto La Pira 20 Maggio 2014Il vero gelato alla Nutella arriva in gelateria e Ferrero invita gli artigiani che vogliono scrivere sul cartellino il nome della famosa crema ad usare il semilavorato messo a punto dall’azienda. La notizia è destinata a creare un certo malumore ma non deve sorprendere. La politica dell’azienda negli ultimi decenni è stata caratterizzata da una difesa esemplare del marchio, tanto da avere collezionato, e vinto, una decina di cause in varie parti del mondo contro piccole e grandi realtà industriali che cercavano di “copiare” il nome.
Da qualche settimana l’azienda è scesa in campo per presentare il gelato “al vero gusto di Nutella“, ottenuto da un semilavorato messo a punto nei laboratori di ricerca e sviluppo di Alba. Il prodotto si presenta come una pasta molto simile al vasetto e viene venduto in secchielli da 3 kg ad un prezzo conveniente: 6,50 euro/kg. La lavorazione è semplice, basta aprire il barattolo aggiungere una quantità identica di latte e travasare nel mantecatore. Alla fine della lavorazione il gelato è pronto e si può mettere in vetrina con un cartellino che rimanda alla crema della Ferrero. Costo complessivo dell’operazione un po’ meno di 4 euro/kg considerando il latte da aggiungere. Facendo bene i conti alla fine il gelato “al vero gusto di Nutella”, costa meno ed è più rapido da preparare di uno classico alla crema di nocciola e cacao che, di buona qualità, costa 4,5 euro/kg.
Il Fatto Alimentare ha cercato di capire com’è fatto questo semilavorato. Analizzando gli ingredienti non ci sono grandi novità rispetto alla crema in vasetto, le differenze riguardano soprattutto la presenza degli addensanti (farina di semi di carrube e gomma di guar), necessari per amalgamare la miscela (vedi tabella). L’elemento critico della ricetta è la presenza dell’olio di palma che, dopo lo zucchero, rappresenta il 25% circa del semilavorato. L’olio di palma è un grasso vegetale considerato di scarsa qualità nutrizionale, ma con il grandissimo vantaggio di costare molto meno della panna e del burro. Per questo motivo viene impiegato nel 90% dei biscotti e dei dolci confezionati eccetto per i prodotti di pasticceria di pregio come: panettone, pandoro e colomba. Nelle gelaterie artigianali l’olio di palma non esiste, perchè si impiegano solitamente la panna, il burro e il burro di cacao. La scelta di Ferrero di inserire nel gelato l’olio di palma è un grosso limite, anche se risulta coerente con la composizione del vasetto di Nutella venduto al supermercato.
L’ingresso di Ferrero nel mercato del gelato artigianale ha creato un certo scompiglio ,perché le gelaterie propongono spesso un “gelato alla Nutella”, preparato aggiungendo al gusto fiordilatte ottenuto con panna e latte fresco, il vasetto acquistato al supermercato. Altri aggiungono alla miscela del fiordilatte, prima della mantecatura, una crema con una quantità variabile di nocciole dal 35 al 45% (la Nutella ne ha il 13%) e un pizzico di vera vaniglia. Il risultato è garantito anche se bisogna spendere di più e, soprattutto, dedicare più tempo alla preparazione.
Sui giornali si è letto che Ferrero invita gli artigiani ad utilizzare il nuovo preparato se vogliono scrivere “Nutella” sul cartellino, ma in realtà il comunicato dell’azienda non fa alcun riferimento a questo aspetto. Secondo alcuni esperti di diritto industriale, le gelaterie che utilizzano la crema Ferrero comprata al supermercato, possono continuare a preparare il gelato come prima, salvo scrivere “Gelato al Fiordilatte con Nutella” per evitare qualsiasi diatriba con la casa madre.
Il nuovo cono al “vero gusto di Nutella” sarà probabilmente un successo. Ha il vantaggio di presentarsi con un gusto unico e inconfondibile, proprio come avviene con il vasetto presente sugli scaffali. Saranno contenti i bambini ma anche i finti artigiani che si affidano a semilavorati industriali di questo tipo, dove basta aggiungere il latte e trasferire la miscela nel mantecatore per preparare le vaschette.
Gli amanti del cono sanno però che l’uniformità del gusto non è certo un indice di grande qualità. Sarebbe come andare al ristorante e trovare sempre la stessa ricetta quando si ordinano spaghetti all’amatriciana o le lasagne al forno. Nelle gelaterie artigianali serie non c’è molto spazio per il gelato industriale al “vero gusto di Nutella“, mentre è un piacere trovare un vero gelato alla crema di nocciole e cacao.
Voi cosa ne pensate ?
Roberto La Pira
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
buono a sapersi!!!
grazie
Io non compro nutella da decenni, quando al mio bimbo piccolo voglio dare un po’ di dolce mi rivolto al malto di nocciole, alla crema di nocciole pura artigianale acquistata in Piemonte, e se cerco un gelato al cioccolato/nocciola mi rivolgo ad atiginali che propongono questo gusto non camuffato con il nome di Nutella. Ma purtroppo la maggior parte delle persone non ci pensano e i bambini non vengono frenati nel volere e mangiare questo prodotto che, anche se italiano ahimè oramai non è più salutare da moltissimo tempo.
Recuperiamo tempo per nutrici bene, la crema di nocciole di può fare anche a casa, è facile!
Mi sbaglio ho è una mia impressione, attaccate sempre la FERRERO mai elogi in questo sito !!!!
Se lei vuole suggerire degli elogi lo faccia pure,individui i prodotti e argomenti le sue considerazioni
Nella lista ingredienti presente nelle gelaterie ho visto più di una volta citati i grassi vegetali (palma). Ormai sono diventati di uso comune anche per i gusti “normali”.
Io penso che il vecchio e caro gelato artigianale ormai è una rarità, nelle gelaterie vengono molto spesso utilizzati molti preparati, in alcuni di questi (in polvere) purtroppo si trovano anche i grassi idrogenati.
Da gelatiere, mi permetto alcuni commenti.
Innanzitutto, per un artigiano serio è un controsenso offrire un gelato al gusto Nutella. Io propongo un gianduia con cioccolato di alta qualità e nocciola che chiamo, ironicamente “altro che Nutella …”.
D’altra parte, la Ferrero fa benissimo a tutelare il suo marchio, e a perseguire i miei colleghi che utilizzano il nome Nutella senza autorizzazione. In passato ho anche segnalato alla Ferrero qualche caso nel quale mi sono imbattuto nei miei giri in Asia.
Da ultimo, il costo di una crema di nocciola di alta qualità non è inferiore ai € 40/kg e il costo di un buon gelato al gianduia difficilmente è inferiore ai € 6/kg. Il mio costa di più, perché utilizzo materie prime di altissima qualità, ma è una scelta personale.
Che dev’essere buonissimo !!