Coop continua a portare avanti il suo impegno per un allevamento a ridotto impiego di antibiotici. Dopo pollo, uova e maiale, la catena venderà dalla fine di ottobre i primi tagli di carne bovina provenienti da aziende agricole appositamente selezionate. Si tratta della seconda fase della campagna “Alleviamo la salute”, presentata lo scorso aprile insieme al Ministero delle Politiche agricole. Gli allevamenti bovini coinvolti in questa prima fase della campagna sono 350, per un totale di 200 mila animali.
La carne da allevamenti senza uso di antibiotici
La nuova fase del progetto interessa, per ora, vitellone e scottona allevati senza l’impiego di antibiotici negli ultimi quattro mesi di vita. La scelta di eliminare l’uso di antibiotici negli ultimi quattro mesi di vita dell’animale rappresenta per Coop un obiettivo preliminare. La prospettiva è di giungere al traguardo dell’eliminazione totale di questi farmaci entro il prossimo anno. Un obiettivo non facile da raggiungere, considerando anche le complessità dell’allevamento dei bovini e le differenti problematiche da affrontare rispetto agli allevamenti avicoli e suini.
A proposito di maiali, sugli scaffali dei punti vendita Coop è arrivato anche il prosciutto cotto prodotto con carne di allevamenti danesi dove non si usano antibiotici fin dalla nascita. Anche l’alimentazione è esclusivamente vegetale e si garantiscono i più alti standard di benessere. Questo prosciutto cotto si aggiunge ai prodotti suini a marchio “Fior Fiore” Coop provenienti dagli allevamenti allo stato brado del Chianti e della Maremma, dove sono allevati oltre 3 mila maiali.
Per quanto riguarda polli e galline, ormai tutti i prodotti avicoli a marchio Coop (compresi faraona, cappone e galletti “Fior Fiore”) provengono da allevamenti che non impiegano antibiotici. Oltre alla carne, sugli scaffali sono presenti anche le uova certificate “antibiotic free”, prodotte da 2 milioni di galline allevate senza farmaci.
Le iniziative di Coop
Premesso che l’allevamento senza questi farmaci richiede il rispetto di maggiori standard di benessere animale è altrettanto vero che il sistema contribuisce a ridurre il problema dell’antibiotico resistenza. Già nel passato Coop si è dimostrata sensibile a questo tema, come dimostrano il premio “Good Egg” ricevuto nel 2010 dall’associazione Compassion in World Farming (Ciwf), per aver deciso di togliere dai suoi scaffali tutte le uova prodotte da galline allevate in gabbia. A gennaio 2017, poi, la catena ha chiesto a tutti i suoi fornitori di installare telecamere negli allevamenti e nei macelli, per essere certi che agli animali siano assicurate le migliori condizioni possibili.
Per permettere ai consumatori di vedere con i propri occhi come funzionano gli allevamenti senza uso di antibiotici, Coop apre 10 allevamenti al pubblico. L’evento chiamato “Allevamenti Aperti” si terrà sabato 28 ottobre e coinvolgerà fornitori della catena in Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia, Marche, Toscana e Puglia. Per partecipare all’iniziativa è necessaria la prenotazione al numero verde 800912195
© Riproduzione riservata
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
mi domando se sia legale dichiarare un prodotto SENZA quando la legge ne vieta la presenza. E’ proprio l’isteria del SENZA
Non è vietato l’utilizzo di antibiotici è regolamentato e prevede il rispetto dei tempi di sospensione che non sono certo di 4 mesi… la sicurezza alimentare è rispettata ma non il rischio dell’antibiotico resistenza