Il ministro della salute Renato Balduzzi ha prorogato il divieto di impiego di sementi di mais trattate con fitosanitari contenenti neonicotinoidi, considerati responsabili della moria di api registrata in diversi Paesi occidentali e negli Stati Uniti.
La proroga di 7 mesi permetterà di acquisire il parere dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sulla questione e anche i risultati del progetto Apenet. Il provvedimento di proroga verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale nei prossimi giorni. Ormai il mondo scientifico dopo anni di studi ha conseguito prove consolidate che collegano la sindrome dello spopolamento degli alveari alla semina di mais conciato con insetticidi neonicotinoidi.
Anche un recentissimo studio italiano chiarisce quale potrebbe essere il meccanismo di intossicazione delle api da parte di questi pesticidi.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Environmental Science and Technology da un gruppo di ricercatori guidato dal chimico Andrea Tapparo e dall’entomologo Vincenzo Girolami, dell’Università di Padova, punta il dito contro le emissioni in atmosfera di particolato (polveri sottili) contenente l’insetticida durante le operazioni di semina.
In Italia il divieto di uso di semi conciati con neonicotinoidi viene rinnovato da tempo, alla luce di questi risultati forse sarebbe opportuno fissare scadenze più lunghe e stabilire una precisa linea di intervento.
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Ma la vera domanda è: la popolazione di api in Italia si sta riprendendo o continua a calare? ormai sono anni che c’è il divieto, qualche effetto dovrebbe notarsi.