Fonti di Vinadio è un’azienda localizzata in valle Stura in Piemonte che imbottiglia sia l’acqua minerale Sant’Anna da 1,5 litri, sia la minerale Cime Bianche venduta nei supermercati della catena Carrefour. Si tratta di acque con caratteristiche molto simili, classificate a cavallo della categoria delle minimamente mineralizzate e oligominerali. Per valutare meglio i due prodotti abbiamo confrontato la composizione dei sali minerali esposta sull’etichetta. Le diversità sono risultate minime e comunque poco rilevanti. La vera differenza, come ci ha riferito Fonti di Vinadio (e come si può notare anche dall’etichetta), riguarda il punto di prelevamento. Sant’Anna sgorga a 1.503 metri di altezza, mentre Cime Bianche sgorga nella stessa zona ma a 1.380 metri.
Possono 123 metri di distanza altimetrica tra le due fonti fare la differenza? In questo caso abbiamo qualche dubbio. L’altezza a cui si preleva la minerale è un parametro importante per valutare la purezza dell’acqua, perché solitamente più è in alto minori sono le possibilità di contaminazione. Tuttavia, considerando che entrambe le fonti sono collocate ad un’altezza rispettabile, la differenza di 123 m diventa trascurabile.
Sant’Anna contro Carrefour
L’aspetto più rilevante riguarda il prezzo. Sant’Anna viene proposta in un supermercato Carrefour in provincia di Torino a 0,41 euro a confezione, mentre sullo scaffale troviamo le bottiglie di Cime Bianche a 0,32 euro. Vale la pena spendere qualche centesimo in più a bottiglia per acque che appartengono sostanzialmente alla stessa categoria, provengono dalla stessa montagna e sono imbottigliate dalla medesima azienda? La differenza di prezzo di 9 centesimi può sembrare marginale, ma non è così. Stiamo parlando di un prodotto che costa poco ma alla fine il risparmio è del 28%!
Va inoltre considerato che l’acqua è consumata quotidianamente e in grandi quantità, e quindi pochi centesimi possono diventare somme considerevoli: vale la pena riflettere. Gli italiani sono i maggiori consumatori in Europa con oltre 11 miliardi di litri l’anno, 6 dei quali sono acquistati in ipermercati, e supermercati, mentre il resto si compra nei discount e nei negozi alimentari tradizionali o viene consumato fuori casa.
I consumi di acqua minerale
L’acqua piatta è in testa nelle preferenze degli italiani con il 65% dei consumi totali e tra le marche che finiscono più frequentemente nel carrello della spesa vi sono Sant’Anna, Levissima, San Benedetto, Rocchetta, Vitasnella. La marca più venduta nei supermercati e ipermercati negli ultimi anni è Sant’Anna di Fonti di Vinadio che imbottiglia l’acqua minerale anche per altre catene di supermercati.
A questo punto è lecito pensare che la differenza di prezzo tra bottiglia di marca e una con l’insegna del supermercato non sia legata alle caratteristiche chimiche ma all’incidenza dei costi di marketing di Sant’Anna e alla distribuzione. La vendita dei due marchi sullo stesso scaffale ha comunque un senso perché esistono consumatori che si sentono più garantiti quando comprano un prodotto di marca e sono disposti a spendere di più. Questo l’industria lo sa e adeguatamente investe, ripagata.
© Riproduzione riservata Foto: Santanna.it, Carrefour.it
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Aggiungo che la catena Iper commercializza a proprio marchio l’acqua minerale prodotta da Sant’Anna ( in questo caso il nome usato è “Alte vette Iper”).
Carrefour non si affida solo a Sant’Anna per quanto riguarda le acque minerali, distribuisce a proprio marchio anche un’acqua prodotta dalla Pontevecchio Srl.