Negli USA le verdure a foglia sono le principali responsabili delle infezioni alimentari. È quanto emerge da un rapporto dei Centers for Diseases Control (CDC) di Atlanta realizzato esaminando tutte le segnalazioni registrate negli Stati Uniti tra il 1998 e il 2008, che sarà pubblicato a marzo su Emerging infectious Diseases, ma di cui è stata fornita un’anticipazione. La rilevazione è inattesa: il primato di fonti di contaminazioni batteriche è detenuto dalle verdure a foglia. Tuttavia, a causare più decessi, è la carne.
Ogni anno un americano su sei si ammala a causa di un’infezione trasmessa attraverso il cibo, si tratta di circa 48 milioni di persone, 128.000 delle quali finiscono in ospedale e 3.000 muoiono.
Tra tutte le infezioni però, una su cinque circa arriva da una verdura a foglia verde (molto spesso lattuga o altri tipi di insalata o spinaci), che fa ammalare 2,1 milioni di persone, contro le 330.000 infettate da batteri provenienti dai molluschi marini, che corrispondono al 3,4 per cento del totale. E, ancora, circa la metà di tutte le contaminazioni alimentari arriva dall’alimento tal quale, mentre la restante quota è collegata a un vegetale (frutta o verdura) utilizzato come ingrediente di un altro alimento.
Per quanto riguarda i decessi, nel periodo preso in esame ce ne sono stati 1.451, il 28,7 per cento dei quali provocati da carne e pollame, il 14,5 per cento (140 casi) da formaggi e derivati del latte, e il 16,4 per cento da verdura o frutta (236 casi) e circa l’8 per cento da uova (71 casi).
Secondo Patricia Griffin, coordinatrice dello studio, ci sono diverse osservazioni da fare. La prima è che il primato di frutta e verdura come fonte di contaminazioni alimentari non modifica l’invito a consumarne almeno cinque porzioni al giorno: l’aumento dei casi, secondo la Griffin, è dovuto al miglioramento delle tecniche di indagine e di registrazione adottati dagli ospedali.
I CDC infatti stanno investendo molto sulle tecniche di analisi e identificazione di eventuali agenti patogeni e sul controllo delle partite alimentari. Inoltre ci sono casi come quello della carne di manzo, fino a pochi anni fa regolarmente in cima alla classifica, ma oggi scivolata parecchio in basso, che dimostrano che opportune misure preventive possono essere molto efficaci.
Non sempre la colpa è direttamente vegetali , esaminando con attenzioen le cause si è rivelato che, molto spesso la causa va cercata nelle cucine (nella maggior parte dei casi si tratta di Norovirus veicolato dae suppellettili non pulite a dovere). Più raramente il motivo è da ricercare nelle aziende che preparano conserve vegetali. Il consiglio è di consumare più frutta e verdura possibile, facendo attenzione a lavare e a conservare con cura tutto ciò che si mangia, comprese le verdure e la frutta vendute a pezzi, già pronte o comunque lavate.
Agnese Codignola
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Giornalista scientifica