È vero che non si possono consumare uova durante una terapia antibiotica? Nonostante quel che si dice in giro, e cioè che mangiare una bella omelette mentre si stanno prendendo antibiotici renderebbe la cura inefficace, in realtà dipende dal tipo di farmaco che si sta assumendo. A raccontare le origini del mito e come stanno in realtà le cose è ISSalute, il sito anti-bufala dell’Istituto superiore di sanità.
Secondo il mito le uova sarebbero in grado di annullare l’azione di qualsiasi antibiotico, oltre ad “affaticare” il fegato. In realtà, solo quando si assume per via orale una particolare classe di antimicrobici ad ampio spettro, ovvero i sulfamidici, può essere meglio evitarle: questo perché alcune componenti delle uova possono legarsi al farmaco nell’intestino e limitarne l’assorbimento. Per tutti gli altri antibiotici, invece, via libera alle frittate.
Si pensa, spiegano gli esperti, che questo mito abbia avuto origine perché, originariamente, il processo di produzione degli antibiotici prevedeva l’uso della proteina albumina, derivata dalle uova, e che consumarle avrebbe potuto in qualche modo interferire con l’azione terapeutica. Ma anche se fosse stato vero in passato, oggi i farmaci antimicrobici sono prodotti per sintesi chimica e non esiste nessun motivo per non mangiare uova durante una cura antibiotica. Sulfamidici esclusi.
© Riproduzione riservata
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
RITENGO UTILE INVECE SAPERE QUANTI ANTIBIOTICI SONO GIA PRESENTI NELLE UOVA CHE ABBIAMO ACQUISTATO
Ecco le risposte: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=3917