Quasi metà dei tedeschi cerca di evitare il contatto dei cibi con l’alluminio. Indagine dell’Istituto BfR sulla percezione del rischio da parte dei consumatori
Quasi metà dei tedeschi cerca di evitare il contatto dei cibi con l’alluminio. Indagine dell’Istituto BfR sulla percezione del rischio da parte dei consumatori
Beniamino Bonardi 28 Marzo 2018Dopo la plastica, l’alluminio è la sostanza che solleva le maggiori preoccupazioni sulla sua possibile migrazione da imballaggi o contenitori negli alimenti. Questo almeno in Germania, dove l’istituto di valutazione del rischio (BfR) ha condotto un’indagine telefonica tra mille consumatori dai 14 anni in su. Quasi la metà degli interpellati ritiene che l’alluminio a contatto con gli alimenti rappresenti un rischio per la salute e quindi molti cercano di evitarlo, se ci sono alternative adatte. Il BfR, tuttavia, osserva come ci sono delle differenze tra ciò che una certa parte della popolazione ritiene essere un rischio e ciò che lo è realmente dal punto di vista della valutazione scientifica.
Circa un anno fa, il BfR ha pubblicato uno studio sulle vaschette di alluminio, che ha evidenziato una certa migrazione di parti dell’imballaggio negli alimenti, direttamente proporzionale al tempo in cui l’alimento viene riscaldato e resta a temperature elevate prima di essere servito a tavola. Come ha riferito Il Fatto Alimentare, il BfR ha formulato alcune raccomandazioni d’uso, tra cui quella di non mettere mai l’alluminio a contatto con alimenti acidi o troppo salati, visto che acidità ed eccesso di sale favoriscono la migrazione del metallo nell’alimento.
Dall’indagine telefonica condotta dal BfR risulta che il 54% delle persone sa che gli alimenti acidi o contenenti sale non devono essere conservati in fogli d’alluminio, il 48% ha sentito dire che per i cibi grigliati è consigliabile usare vassoi fatti di altro materiale, come l’acciaio inossidabile, mentre solo il 36% sa che, se si usano vassoi o fogli di alluminio, il cibo grigliato va salato e speziato solo dopo la cottura.
L’indagine del BfR ha voluto verificare se la percezione del rischio da parte dei cittadini differisce dalle valutazioni scientifiche. Per questo motivo è stato chiesto ai consumatori se avessero sentito dire che i bambini piccoli non devono avere alcun contatto con l’alluminio. Oltre il 40% degli intervistati ha risposto affermativamente, sebbene non esistano motivi scientifici per questa misura precauzione. Un’altra pratica prova di base scientifica è il lavaggio delle mani dopo aver toccato le lattine di alluminio. Tuttavia, un intervistato su cinque dice di averne sentito parlare. Queste risposte, osserva il BfR, indicano che la maggior parte delle persone giudica inadeguate le norme di sicurezza sull’alluminio negli imballaggi per alimenti e nelle stoviglie e segnalano la necessità di comunicare in modo più chiaro e sistematico le raccomandazioni derivate dalla valutazione del rischio.
L’Istituto tedesco sottolinea che molti alimenti e prodotti di consumo contengono alluminio e suoi composti, e che per prevenirne la migrazione, imballaggi e contenitori sono rivestiti all’interno. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha definito tollerabile il consumo settimanale attraverso il cibo di 1 milligrammo di alluminio per chilogrammo di peso corporeo. Questa valutazione si basa sugli effetti del metallo sul sistema nervoso, sulla fertilità, sulla vita del nascituro e sullo sviluppo delle ossa. Il valore, osserva il BfR, può tuttavia essere superato in alcuni casi. Se ingerito con il cibo, la tossicità acuta è bassa, ma i rischi per la salute derivanti dall’assunzione cronica non sono stati ancora adeguatamente studiati. Il BfR raccomanda pertanto di evitare l’assunzione aggiuntiva di alluminio laddove possibile.
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Come biasimarli questi tedeschi
Buongiorno
Da consumatore inesperto del settore però con la passione della cucina, quando mi capita di usare dei contenitori in alluminio per cuocere il cibo in forno, ho “buona” abitudine di strofinare all’interno del vassoio della carta, quella che si usa normalmente in cucina e spesso trovo dei residui neri su di essa
Adesso non so se riguarda l’argomento trattato, so solo che è molto fastidioso vedere un vassoio per alimenti appena aperto con quei residui
Spero si faccia chiarezza
Bravi fate dei bei servizi
LE segnalo un parere dell’italico Ministero della Salute datato 2017 nel quale la valutazione del rischio sui bambini è tema centrale e conclamato: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2608_allegato.pdf