Sicurezza alimentare in estate: come evitare infezioni alimentari e intossicazioni quando arriva il caldo? Una pratica guida del CeIRSA
Sicurezza alimentare in estate: come evitare infezioni alimentari e intossicazioni quando arriva il caldo? Una pratica guida del CeIRSA
Giulia Crepaldi 12 Luglio 2018Con l’arrivo dell’estate e del caldo cresce il rischio di infezioni e intossicazioni alimentari dovute alla cattiva conservazione dei cibi, in cui finiscono per svilupparsi batteri dannosi per la nostra salute, o alla mancanza di precauzioni igieniche durante la preparazione, che favorisce la contaminazione crociata tra alimenti da cuocere e quelli da consumare crudi. A spiegare quali accorgimenti adottare per evitare di incorrere in spiacevoli disturbi gastrointestinali ci pensa una guida del Centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla sicurezza alimentare (CeIRSA) di Torino.
La maggior parte dei casi di contaminazione microbiologica degli alimenti avviene infatti nelle nostre cucine, vanificando così tutte le misure prese dalle aziende per garantire la sicurezza degli alimenti. I prodotti che acquistiamo al supermercato mantengono infatti le loro caratteristiche solo fino al momento in cui la confezione non viene aperta e se vengono rispettate le condizioni di conservazione indicate in etichetta (tempi e temperature).
Lo stesso vale non solo per i cibi freschi refrigerati, ma anche per prodotti come conserve sott’olio, cibi in scatola e latte, che vengono sterilizzati o pastorizzati durante il processo di produzione. Questi alimenti, una volta aperti, vanno conservati in frigorifero per rallentare la crescita microbica e dovrebbero essere consumati generalmente entro tre giorni. Entrando in contatto con l’aria e gli utensili da cucina, le conserve possono essere infatti contaminate da microrganismi, che possono fare andare a male l’alimento ed essere pericolose per la salute. In prodotti come tonno e sgombro sott’olio, se conservati a temperatura inadeguata una volta aperti, può accumularsi anche istamina, responsabile della sindrome sgombroide.
Ecco i consigli del CeIRSA per garantire la sicurezza alimentare e tutelarsi dai rischi caratteristici del periodo estivo, dal banco del supermercato al frigorifero di casa.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Le banane, ultima immagine, parte bassa, non vanno mai messe in frigorifero.
I formaggi non vanno messi in frigorifero senza protezione e vicino alle uova. Si utilizza la pellicola o devono essere riposti in una scatola.