Residui di pesticidi negli alimenti UE: l’Efsa individua un peggioramento, ma senza pericolo per la salute. In Italia irregolari solo lo 0.3% dei campioni
Residui di pesticidi negli alimenti UE: l’Efsa individua un peggioramento, ma senza pericolo per la salute. In Italia irregolari solo lo 0.3% dei campioni
Beniamino Bonardi 2 Novembre 2016L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato la relazione annuale sui residui di pesticidi negli alimenti rilevati nel 2014: analizza i risultati di quasi 82.649 campioni di alimenti provenienti da 28 pasi dell’Unione europea più Islanda e Norvegia, in relazione a 778 pesticidi.
I risultati indicano un lieve peggioramento rispetto all’anno precedente. Il 3% (2,6% nel 2013) dei cibi contiene tracce di pesticidi oltre i limiti di legge, il 43,4% (42,8% nel 2013) rientra nei limiti, mentre il 53,6% (54,6 nel 2013) non contiene residui. Il tasso di non conformità degli alimenti importati da paesi extraeuropei è quattro volte superiore a quelli prodotti all’interno della UE (il 6,5% contro l’1,6%). Anche in questo caso i dati sono peggiori rispetto al 2013, che erano, rispettivamente, 5,7% e 1,4%. Dalla relazione dell’Efsa risulta che, nel 2014, il 91,8% dei campioni di alimenti per l’infanzia non conteneva residui di pesticidi quantificabili, mentre il 98,8% dei prodotti biologici era privo di residui o li conteneva nei limiti di legge.
Secondo l’Efsa “è improbabile” che l’esposizione a questi residui di pesticidi costituisca un rischio per la salute umana di lungo termine (cronico) o di breve termine (acuto). Per quanto riguarda l’Italia, sono stati analizzati 8.946 campioni, di cui 7.968 di origine nazionale, 269 provenienti da altri paesi Ue, 220 da paesi extra Ue e 489 di origine sconosciuta. Il 65,5% dei campioni è risultato privo di residui di pesticidi, il 34,2% ha evidenziato tracce entro i limiti di legge, mentre solo lo 0,3% è risultato irregolare, con residui oltre i limiti consentiti.
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E per quanto riguarda l’irradiamento a scopo conservativo applicato sui cibi d’origine industriale?
Visti i buoni risultati statistici europei, verso i peggiori extra europei, ritengo che nel 2016 si debbano fare tre cose:
– abbassare gradualmente il limite massimo tollerato di legge dei residui di pesticidi;
– vietare l’importazione di alimenti con alti valori di residui, chiedendo un certificato d’analisi prima dell’ingresso in dogana, per tutti i lotti di alimenti e materie prime importate extra Europa;
– togliere i sussidi economici agli agricoltori con recidive di residui oltre i limiti di legge e girarli agli agricoltori biologici come quota premiale ai migliori risultati.
Altro che TTIP segreto!
condivido in pieno le tue proposte (per il 2017!), ma Martina ti avrà letto?
Auspico un DL sotto l’albero natalizio degli italiani, ma penso proprio che il Ministro ed il Viceministro siano proprio diversamente sensibili ed attenti.