Uomo obeso con le mani sulla pancia visto di lato su sfondo grigio

Overweight woman on color backgroundIn Italia l’obesità interessa un adulto su dieci, ed è in aumento quasi ovunque nel Paese. Lo ricorda l’Istituto superiore di sanità in occasione della Giornata mondiale dell’obesità 2022 che si è svolta lo scorso 4 marzo. Al grido di “Everybody needs to act”, l’edizione di quest’anno aveva l’obiettivo di puntare l’attenzione sulla necessità di affrontare collettivamente, con la collaborazione di tutti i settori e le forze sociali, uno dei principali problemi di salute pubblica. Si stima che nel mondo siano ormai circa 800 milioni le persone con questa condizione

Secondo i dati dei sistemi di sorveglianza Passi, riferiti al periodo 2017-2018, l’obesità in Italia interessa circa l’11% della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni. La prevalenza di questa condizione aumenta con l’età, passando dal 5% dei 18-34enni al 15% dei 50-69enni. Ma le differenze tra le fasce d’età non sono le uniche osservate: per esempio, l’obesità è più frequente tra gli uomini rispetto alle donne, tra le persone con difficoltà economiche e un basso livello di istruzione, e nelle Regioni del Sud.

In Italia l’obesità interessa poco meno dell’11% delle persone tra i 18 e i 65 anni e il 14% degli over 56

L’obesità è una condizione associata a numerose patologie croniche. Tra gli adulti in eccesso ponderale, il 31% è iperteso, l’8% è affetto da diabete, l’8% da malattie respiratorie e il 3% da malattie cardiovascolare. Eppure solo 7 adulti obesi su 10 hanno ricevuto da un medico o altro operatore sanitario il consiglio di perdere peso, e solo alla metà di essi è stato raccomandato di fare attività fisica.

La situazione è simile anche tra gli over 65. Secondo i dati del programma Passi d’Argento l’obesità interessa il 14% degli italiani ultra 65enni e anche in questo caso è più diffusa tra chi vive nelle Regioni meridionali, chi è in condizioni economiche svantaggiare e chi ha un livello di istruzione più basso. A differenza della fascia 18-69 (i programmi Passi e Passi d’Argento hanno una popolazione di riferimento che si sovrappone leggermente), tra i più anziani l’obesità subisce un leggero calo con l’età, passando dal 15% del gruppo 65-74 anni al 12% degli ultra 85enni. Le persone over 65 obese sono quelle che soffrono maggiormente di patologie croniche: un terzo di esse (34%) lamenta due o più patologie croniche contemporaneamente, contro il 21% di chi è normo e sottopeso.

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Oetzi
Oetzi
14 Marzo 2022 13:38

E nonostante ciò, tali numeri ci posizionano ancora tra quelli col tasso di obesità inferiore tra tutti i paesi del mondo occidentale…questo giusto per capire in che direzione sta andando il cosiddetto “progresso”.

Roberto
Roberto
14 Marzo 2022 16:44

Spero sia un dato reale ma temo sia ottimistico:

“Eppure solo 7 adulti obesi su 10 hanno ricevuto da un medico o altro operatore sanitario il consiglio di perdere peso”

Secondo me i medici non insistono abbastanza con il loro pazienti su questa tematica.

Filippo
Filippo
Reply to  Roberto
7 Aprile 2022 18:51

I medici non insistono abbastanza con i loro pazienti per il semplice motivo che la stragrande maggioranza di loro NON ha studiato Nutrizione Umana all’Università.