Varietà di mais particolarmente ricche di antiossidanti naturali chiamati flavonoidi potrebbero avere un ruolo nel trattamento del colon irritabile e delle sindromi correlate. Lo suggeriscono gli esperimenti condotti su animali da un gruppo di ricercatori del Centro di ricerca in agricoltura Russell E. Larson della Pennsylvania State University, i cui risultati sono stati pubblicati su Nutrients.

Nello studio l’attenzione è stata posta, in particolare, su un gruppo di sostanze chiamate flavan-4-oli, note per esercitare effetti benefici sulle mucose intestinali. Due varietà di mais, ottenute dal grande archivio di semi chiamato National Seed Storage Laboratory di Fort Collins, in Colorado, sono state ibridate fino a ottenere una linea con percentuali di questi antiossidanti superiori rispetto a quelle che si riscontrano nelle varietà più comuni.

I ricercatori hanno prodotto una varietà di mais con alti livelli di flavonoidi, antiossidanti naturali

Per verificarne l’efficacia, modelli animali di sindrome da colon irritabile (IBS) sono stati suddivisi in quattro gruppi: uno di controllo nutrito con la dieta consueta, uno alimentato con un 15% di mais arricchito di flavan-4-oli, uno con il 25% di mais agli antiossidanti, e un ultimo nutrito con mais che non conteneva affatto flavan-4-oli. Il risultato è stato molto chiaro: i topi che avevano assunto il mais arricchito con antiossidanti hanno avuto un’attenuazione generale dei parametri dell’infiammazione tipici della malattia, del danno alle pareti intestinali con recupero della loro integrità e dei sintomi.

È sempre più chiaro che gli antiossidanti naturali proteggono l’organismo e possono esercitare una funzione positiva nella prevenzione di malattie metaboliche, gastrointestinali e di altro tipo. Negli stessi giorni lo ha ribadito, per esempio, una ricerca pubblicata sul British Medical Journal, parte del grande studio europeo EPIC che ha seguito per diversi anni un campione di 340 mila persone di otto paesi europei, nella quale è stato dimostrato che chi mangia più frutta e verdura ha livelli ematici di vitamina C e carotenoidi più elevati ed è naturalmente protetto dal rischio di sviluppare il diabete di tipo 2: per ogni 66 grammi di vegetali freschi in più al giorno il rischio si abbassa del 25%.

Prima di ricorrere ai farmaci bisognerebbe quindi avere una dieta sana e ricca di antiossidanti, per proteggere l’intestino e tutto l’organismo.

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Mario
Mario
22 Luglio 2020 18:37

Quando saranno disponibili prodotti alimentari ricchi di flavonoidi o esistono già in commercio?

gianni
gianni
23 Luglio 2020 12:54

Andare più spesso dal fruttivendolo potrebbe aiutare…..

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/piu-flavonoidi-tavola-contrastare-laumento-di-peso
Il consumo regolare di piccole quantità di frutta e verdura ricca di flavonoidi, ossia di composti antiossidanti, può favorire a lungo termine il mantenimento del peso forma, pervenendo anche il rischio di obesità.
Sono queste le conclusioni cui è giunto un ampio studio americano, condotto in collaborazione dall’Università di Harvard e East Anglia, pubblicato sulle pagine del British Medical Journal.
Non tutta la frutta e la verdura è ugualmente benefica o sortisce i medesimi esiti sull’organismo. Quelle contenenti, ad esempio, buone quantità di antociani, polimeri flavonoidi o flavonoli, tutti composti appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi e l’invecchiamento cutaneo e cellulare, sarebbero preziose anche per controllare il deposito di grasso.
I flavonoidi hanno poi il merito di essere presenti in svariate tipologie di frutta – mele, fragole, mirtilli, pere, arance – e verdure come peperoni, ravanelli, cipolle così da favorire la composizione di una dieta varia e rispettosa dei cinque colori della salute.